Focus
02 Settembre 2025 - 13:42
Un passo che unisce tradizione creativa e standard globali, offrendo agli studenti titoli pienamente validi in tutta Europa.
Milano, Parigi, Londra, New York. Le capitali della creatività parlano, spesso senza rendersene conto, un linguaggio nato in Italia. È lo stesso alfabeto che Gio Ponti ha usato per reinventare l’abitare moderno, che Achille Castiglioni ha trasformato in un gioco di ironia e funzione, che Giorgio Armani ha tradotto in eleganza senza tempo, che Valentino Garavani ha reso audace e teatrale. Un linguaggio che oggi continua a evolversi con Patricia Urquiola, Piero Lissoni e Maria Grazia Chiuri, portando il segno italiano nelle case, negli spazi pubblici e sulle passerelle di tutto il mondo.
Il design e la moda italiani non sono soltanto settori produttivi: sono un patrimonio culturale vivo, capace di influenzare mercati e tendenze in ogni continente. Studiare in Italia significa respirare questa eredità, imparare a trasformarla in progetti che parlano al presente e al futuro. Ma per portare questo bagaglio oltre i confini, non basta la sola qualità creativa: serve una formazione che sappia dialogare con il resto d’Europa e che sia riconosciuta ufficialmente ovunque.
È proprio in questa prospettiva che la NAD, la Nuova Accademia del Design (con sede a Verona, Milano, online) ha avviato il processo di on-going accreditation con EABHES (European Accreditation Board of Higher Education Schools), l’organismo che certifica la conformità dei percorsi di studio agli standard accademici europei. Un passo che, se completato, renderà i diplomi NAD pienamente validi e spendibili in tutto il continente, garantendo agli studenti la stessa riconoscibilità di un titolo conseguito a Parigi, Berlino o Madrid.
Il design italiano ha sempre vissuto di un doppio respiro: quello delle radici e quello del rinnovamento. Le radici danno identità e continuità, permettono di riconoscere il tratto italiano in una poltrona, in un abito, in un lampadario. Ma per lavorare su scala globale, oggi, servono anche strumenti concreti: regole condivise, crediti formativi riconosciuti, percorsi valutati con gli stessi criteri in tutta Europa.
L’accreditamento EABHES si fonda sul sistema ECTS (European Credit Transfer and Accumulation System), il linguaggio comune dell’istruzione superiore europea. Ogni anno di studio corrisponde a 60 crediti, per un totale di 180 nei triennali e 120 nei biennali. È una misura che garantisce non solo trasparenza, ma anche la possibilità di confrontare, trasferire e riconoscere il percorso formativo in qualunque Paese che aderisce al Processo di Bologna.
Per gli studenti questo si traduce in opportunità reali: proseguire gli studi all’estero senza esami integrativi, ottenere ammissioni dirette a master internazionali, partecipare a programmi di scambio o concorrere per posizioni e borse di studio in qualunque Paese europeo. In altre parole, un titolo NAD accreditato diventa un passaporto per la mobilità e la crescita professionale.
Il processo di accreditamento riguarda tre percorsi di punta dell’offerta NAD:
Tre percorsi diversi, ma accomunati da un obiettivo: formare professionisti pronti a muoversi in un mercato globale, dove competenze tecniche, sensibilità creativa e capacità di adattamento sono essenziali.
L’accreditamento EABHES non è un timbro burocratico da applicare sui diplomi, ma un percorso complesso che coinvolge ogni aspetto della vita accademica. Significa aprire i programmi di studio a una valutazione esterna, verificare la coerenza degli obiettivi formativi, garantire la qualificazione del corpo docente, misurare i risultati degli studenti e documentare ogni passaggio.
Una commissione internazionale analizza documenti, esamina progetti, assiste a lezioni, valuta i metodi di verifica e, se necessario, propone modifiche per allineare ulteriormente l’offerta agli standard europei. Completare con successo questo iter significherà per NAD rilasciare titoli con crediti ECTS ufficialmente riconosciuti. Ma già oggi il processo sta generando un effetto concreto: stimolare un aggiornamento continuo dei contenuti, una riflessione interna sulle metodologie e un rafforzamento del legame tra didattica e mondo professionale.
Il presidente di NAD, Nicola Pighi, sintetizza così la visione dell’Accademia:
“Our vision is to prepare professionals in the interior of design, fashion and communication who can thrive in a global market, with skills recognized across Europe.”
La scelta di esprimere questa dichiarazione in inglese non è casuale: è un segnale chiaro che l’obiettivo è formare designer capaci di operare ovunque, senza rinunciare all’identità italiana che li contraddistingue. È la conferma che, per NAD, il futuro della formazione passa dal dialogo costante con le esigenze di un mercato senza confini.
Per un giovane che sceglie il design come professione, la mobilità è ormai imprescindibile. I progetti nascono sempre più spesso da collaborazioni tra studi e aziende di Paesi diversi, e la possibilità di spostarsi senza barriere formali può trasformare un’occasione in una carriera.
Un titolo riconosciuto in tutta Europa apre le porte a master di prestigio, corsi di specializzazione, tirocini internazionali e posizioni in aziende multinazionali. Inoltre, rappresenta un segnale forte per i datori di lavoro: il candidato è stato formato secondo standard condivisi, verificati e aggiornati.
In NAD, il legame con il mondo professionale è già parte integrante della didattica. Gli studenti lavorano su progetti concreti in collaborazione con aziende, partecipano a workshop condotti da designer e professionisti attivi, e hanno occasione di presentare le proprie idee a interlocutori reali. L’accreditamento EABHES aggiungerà un riconoscimento formale a queste esperienze, aumentando la credibilità dei diplomati all’estero e ampliando le possibilità di inserimento in contesti internazionali.
La scelta di NAD è anche un segnale al settore: il genio italiano non si limita a custodire il passato, ma cerca il confronto con il resto del mondo, pronto a dettare tendenze in un contesto globale. L’Italia continuerà a essere un luogo dove la bellezza prende forma, ma sarà sempre più un punto di partenza per chi vuole far viaggiare quella bellezza oltre ogni confine.
Perché, se è vero che il talento può nascere ovunque, è altrettanto vero che in Italia trova un terreno unico per crescere: un luogo in cui storia e innovazione si incontrano, e in cui scuole come NAD si impegnano a trasformare le idee in professione, qui e ovunque.
NAD In breve
Fondazione: 2007
Sedi: Verona e Milano, con corsi online
Studenti attivi: oltre 500 all’anno
Corsi: Interior Design, Fashion Design, Graphic Design, Product Design, Visual Design Corsi in accreditamento EABHES: Interior Design (triennale), Fashion Design (triennale), Graphic Design (biennale)
Tasso di occupabilità: oltre l’80% nei primi sei mesi dal diploma
Mission: formare professionisti del design capaci di operare in contesti globali
BLOG
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia