Cronaca

Una «matrioska» per Trincia, un «abisso» per Amendolara e Di Vito: il caso Claps nasconde al suo interno altri terribili misteri

Omicidi e intrighi ruotano da 30 anni attorno al delitto di Elisa nel sottotetto della chiesa della Trinità di Potenza e al suo assassino: Danilo Restivo

Il Mattino di Basilicata

08 Dicembre 2023 - 11:15

Una «matrioska» per Trincia, un «abisso» per Amendolara e Di Vito: il caso Claps nasconde al suo interno altri terribili misteri

Per Pablo Trincia nel suo podcast «Dove nessuno guarda» è un caso «matrioska», perché all'interno di un omicidio ne trovi un altro e poi, forse, un altro ancora. I giornalisti Fabio Amendolara e Fabrizio Di Vito lo hanno definito «un abisso», quello della chiesa della Trinità, oscuro luogo che ha fatto da tomba a Elisa Claps per 17 lunghi anni e che continua a nascondere misteri. Un abisso perché, a leggere il loro libro-inchiesta "Elisa Claps, Indagine nell'abisso della Chiesa della Trinità" (EdiMavi, 192 pagine, pubblicato lo scorso novembre), se si scava nel caso Claps non si tocca mai il fondo. Non solo: si possono tirare fuori altre vicende che si sono stranamente e inspiegabilmente intrecciate con la morte di Elisa. Quella del commissario di polizia Anna Esposito, per esempio, trovata impiccata alla maniglia di una porta del suo alloggio di servizio nella caserma della polizia di Stato a Potenza. Oppure quello di Giovanni De Blasiis, uomo colto arrestato per sbaglio degli stessi che indagavano sul caso Claps, e poi trovato impiccato in un casolare di campagna (proprio quando tutte le sue vicende giudiziarie erano finite per dargli ragione) con i piedi che sfioravano il suolo. E poi c'è il duplice omicidio Gianfredi, il grande delitto di Potenza: un agguato di mafia del 1997 nel quale furono assassinati due coniugi. Un caso finito nel grande «abisso» con le dichiarazioni di un pentito, smentito dalle indagini. Ma l'abisso del caso Claps in 30 anni ha inghiottito di tutto: un dossier del Sisde (i vecchi servizi segreti) che non si è più trovato (e che gli autori, però, hanno ricostruito nei contenuti), la grande bugia che voleva Elisa «sciolta nell'acido», e un ultimo depistaggio che sembra essere partito proprio dalla curia potentina (e al quale gli autori dedicano un bel po' della loro inchiesta giornalistica). Insomma matrioska o abisso, in 30 anni il caso Claps si è trasformato in uno dei più grandi intrighi della cronaca nera italiana.

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