La protesta

Manifestazioni di protesta contro l'abolizione del Reddito di cittadinanza: a Napoli tafferugli con la Polizia

Tensione tra i 350 manifestanti e polizia a Napoli quando il corteo contro l'abolizione del reddito di cittadinanza ha sfondato il blocco delle forze dell'ordine che cercava di impedirne l'accesso alla rampa dell'autostrada.

Il Corriere Redazione

28 Agosto 2023 - 12:35

"Fateci passare" il coro che accompagna i circa 350 in protesta. Molti hanno scavalcato le recinzioni mentre la polizia si è spostata per fermare i manifestanti direttamente sulla rampa.

La Rete dei Comitati per la difesa e l'estensione del Reddito di cittadinanza torna a manifestare  a Napoli. Il raduno  in piazza Garibaldi. Analoghe manifestazioni oggi anche a Palermo e Cosenza. Ad aderire all'appuntamento anche il Partito della Rifondazione Comunista, già impegnato nel Comitato campano per la Misura integrativa regionale (Mir). Sono circa 350 i manifestanti in corteo che a Napoli protestano contro l'abolizione del reddito di cittadinanza. Decine di persone hanno manifestato  davanti la sede dell'Inps a Cosenza, contro l'abolizione del reddito di cittadinanza. Sono oltre mille i cosentini che non riceveranno più l'indennizzo e cinquemila in tutta la provincia. Nel corso dell'iniziativa, una donna, ex percettrice del reddito, ha mangiato i croccantini dei gatti, perché "non avrò più la possibilità di fare la spesa, non voglio lavorare più in nero e fin tanto che qualcuno non troverà una soluzione questa è la situazione. Non voglio essere mantenuta dallo Stato, voglio solo un lavoro. Le ultime utenze le ho pagate grazie ad un amico che mi ha prestato i soldi". "Sfatiamo il mito che siamo dei fannulloni - ha detto Luigi Guglielmelli ex percettore del sussidio - perché io sono laureato, ho due master, parlo tre lingue ma non riesco a trovare lavoro perché ho 56 anni. Ho inviato centinaia e centinaia di curriculum e sei aziende mi hanno risposto che sono troppo grande. Allora chiedo al governo e in particolare al presidente della Regione Calabria cosa intende fare per i suoi concittadini che sono nella mia stessa situazione". "C'è un'emergenza sociale che riguarda soprattutto gli affitti - ha dichiarato Ferdinando Gentile Usb - perché i proprietari stanno già mandando gli avvisi di sfratto perché non hanno più la garanzia. Inoltre, c'è mancanza di lavoro, non ci sono investimenti e dunque la misura in meno non consentirà alle persone di vivere dignitosamente".

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