La campagna elettorale tra promesse e litigi
Cono d'ombra
Il conflitto conveniente
27 Luglio 2022 - 16:11
Ma non è tutto: la guerra può essere anche un buon affare turistico. Ci ha pensato Il il portale 'Visit Ukraine' che propone da qualche giorno sul suo sito vari pacchetti di viaggio nel paese, in alcuni sembrando ignorare l'orrore della guerra, come il "relax" di Leopoli o le gite nel canyon di Kamianets-Podilsky nella zona occidentale, in altri stuzzicando la voglia di avventura e di rischio, come il tour delle "citta' coraggiose" con un passaggio anche a Bucha e Irpin, le due cittadine vicino a Kiev tristemente divenute il simbolo delle atrocità russe.
"Visitare l'Ucraina ora - spiega il portale turistico - non significa solo passeggiare per le strade delle belle citta' e scoprire com'e' l'Ucraina. E' seguire le orme dei difensori, vedere come le citta' si stanno riprendendo dagli orrori, guardare negli occhi le persone per le quali la vita non sara' piu' come prima. Scoprire l'Ucraina di oggi significa vedere come si vive in attesa della grande vittoria e sentire il battito del cuore di tutto il mondo libero. Siate testimoni della grande storia e partite per un viaggio in Ucraina con noi!". Un invito che e' un inno alla resistenza alla quale gli ucraini sono chiamati dal 24 febbraio e che, anche grazie all'abile retorica del presidente Voldymyr Zelensky, hanno imparato a promuovere su tutti i social media. D'altra parte la guerra in Ucraina sara' ricordata anche perche' e' la prima che e' stata seguita in tutto il mondo in diretta o quasi sui canali social. "Questo e' un Paese in cui l'eroico passato ha dato vita a imprese moderne e a persone incredibili. Qui l'aria profuma di liberta' e di vita che ha superato le tenebre", e' l'invito di Kiev, che per attrarre turisti ricorda anche le visite in Ucraina negli ultimi mesi di alcune star di Hollywood, da Angelina Jolie in missione umanitaria a Sean Penn, che sta girando un documentario sulla guerra
"Zelensky ha fatto un lavoro straordinario contro i russi nella guerra dell'informazione" secondo il politologo americano Ian Bremmer, il quale pero' si esprime in maniera categorica sul servizio fotografico del presidente ucraino e signora su Vogue che definisce una "pessima idea" in un post su Twitter, guidando cosi' un'onda di polemiche innescata sui social dopo la pubblicazione del photoshoot in perfetto stile Vogue realizzato dalla fotografa di fama mondiale Annie Leibovitz cui la rivista dedica anche la copertina.
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