La protesta

Dalla strage di Marzabotto al genocidio di Gaza, le 10mila voci di Monte Sole per svegliare il Governo Meloni

"L'obiettivo politico di pressione verso il Governo. Occorre assumere le decisioni necessarie perché si fermino le decisioni dei governi, le azioni militari e la guerra che sta incendiando il mondo. Stiamo andando precipitosamente verso un affondamento del Titanic e continuiamo a ballarci sopra"

Il Corriere Redazione

15 Giugno 2025 - 12:39

"Avevamo bisogno di una manifestazione di popolo, pubblica, larga e vasta- dice Alberto Zucchero, del Portico della pace di Bologna, uno degli ideatori- siamo qua dove in pochi giorni furono uccisi tanti bambini, donne e anziani mentre infuriava la caccia ai banditi e ai ribelli, ma in quel contesto pseudo-militare si compì una strage ed un eccidio di persone di cui non si percepiva la dignità umana. Penso si possa fare un paragone con quello che sta succedendo a Gaza".

Preceduta da quella di Roma che una settimana fa ha saputo richiamare in piazza 300.000 persone, e due giorni dopo l'esplosione dello scontro Israele-Iran, si tiene oggi sull'Appennino bolognese la marcia "Save Gaza". Sono attese a Monte Sole, luogo simbolo perché teatro della più efferata delle stragi nazifasciste, almeno 10.000 persone, secondo le prime stime degli organizzatori. Una trentina i pullman arrivati a Marzabotto, pieni fin dal mattino i treni che sono stati caldamente consigliati per raggiungere la manifestazione evitando le auto. La manifestazione nata a metà aprile, ha preso corpo proprio durante le commemorazioni del 25 aprile a Monte sole, ed è stata messa in piedi assieme al Comune di Marzabotto, al Comitato onoranze ai caduti di Marzabotto, ad Anpi, Ucoii, Reti nazionali di pace e disarmo, associazione parenti delle vittime di Marzabotto. "Avevamo bisogno di una manifestazione di popolo, pubblica, larga e vasta- dice Alberto Zucchero, del Portico della pace di Bologna, uno degli ideatori- siamo qua dove in pochi giorni furono uccisi tanti bambini, donne e anziani mentre infuriava la caccia ai banditi e ai ribelli, ma in quel contesto pseudo-militare si compì una strage ed un eccidio di persone di cui non si percepiva la dignità umana. Penso si possa fare un paragone con quello che sta succedendo a Gaza". La manifestazione di oggi vuole "lanciare un grido umanitario", ma non solo: "L'obiettivo politico di pressione verso il Governo. Occorre assumere le decisioni necessarie perché si fermino le decisioni dei governi, le azioni militari e la guerra che sta incendiando il mondo. Stiamo andando precipitosamente verso un affondamento del Titanic e continuiamo a ballarci sopra. L'opinione pubblica deve manifestare e chiamare forte un cambiamento", conclude Zucchero. (Mac/ Dire)

Inserisci un commento

Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia

Caratteri rimanenti: 400

BLOG