Il tema
23 Dicembre 2024 - 12:15
«Negli ultimi anni sono stati sbattuti in galera 30.000 italiani, poi definiti innocenti e risarciti con 800 milioni di euro pagati dagli italiani», dice il Ministro dei trasporti Matteo Salvini, in un punto stampa a Milano
"La riforma della giustizia, la responsabilità civile dei giudici che sbagliano e ne devono rispondere personalmente, la separazione delle carriere, servono non a Matteo Salvini ma a 60 milioni di italiani. Ora più che mai è urgente la riforma della giustizia", ha detto Salvini a margine di un incontro con i cittadini a Milano.
"Bisognerà pur pensare a risarcire le persone che finiscono nella graticola giudiziaria per anni, perdendo la salute, i risparmi, e magari il posto di lavoro, perché qualche pm non ha riflettuto sulle conseguenze della sua iniziativa avventata e, in questo caso, incomprensibilmente limitata a un ministro solo", ha aggiunto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervistato dal Messaggero. È la fine della via giudiziaria iniziata trent'anni fa con Tangentopoli? "Diciamo - risponde Nordio - che non è l'inizio della fine, ma la fine dell'inizio. Come la magistratura dev'essere indipendente dalla politica, così quest'ultima deve esserlo dalla magistratura". "Se, paradossalmente, Salvini fosse stato condannato, nulla sarebbe cambiato, perché - dice ancora il guardasigilli - chi è eletto dal popolo dipende dalla volontà di quest'ultimo, e può essere rimosso solo dopo una sentenza definitiva. Più in generale, auspico, nello stesso interesse della magistratura, che ogni sua inchiesta venga considerata assolutamente ininfluente nell'ambito politico".
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