Il fatto politico
12 Dicembre 2024 - 11:27
Zerocalcare poi accusa l'Ungheria di "perseguitare gli antifascisti" con processi che "violano lo stato di diritto". Inoltre lancia un appello all'Unione europea perché si impegni contro l'estradizione di alcuni arrestati antifascisti europei nelle carceri di Budapest.
"Penso che sia evidente il fatto che nel corso degli ultimi anni questioni che sembravano archiviate dalla storia, come quelle identitarie e nazionaliste, e vere e proprie nostalgie di fascismo si riaffacciano in Europa. Nel Parlamento europeo ci sono formazioni che strizzano gli occhi a quel periodo storico". Lo denuncia Zerocalcare, pseudonimo del fumettista Michele Rech, invitato dall'eurogruppo Left a un evento dal titolo: "criminalizzazione dell'antifascismo: approfondimenti dal caso di Budapest e strategie di resistenza". Zerocalcare accusa l'Ungheria di "perseguitare gli antifascisti" con processi che "violano lo stato di diritto". Inoltre lancia un appello all'Unione europea perchè si impegni contro l'estradizione di alcuni arrestati antifascisti europei nelle carceri di Budapest. "E' questo il posto giusto per farlo - spiega - perché questioni che sembravano archiviate dalla storia, come quelle identitarie e nazionaliste, e vere e proprie nostalgie di fascismo si riaffacciano in Europa. E proprio qui, nel Parlamento europeo, ci sono formazioni che strizzano gli occhi a quel periodo storico". Ospite della neo europarlamentare europea, Ilaria Salis, il noto fumettista romano partecipa all'evento del gruppo Left dedicato alla criminalizzazione degli antifascisti da parte del governo di Viktor Orban. E chiede all'Europa di intervenire per evitare che altre persone passino in futuro quello che ha passato Ilaria Salis. "L'Unione europea e i Paesi membri - attacca Zerocalcare - devono cominciare a prendersi la responsabilità di quello che sta succedendo in Ungheria, anche rispetto alla possibilità che alcuni antifascisti arrestati in Europa possano essere estradati in uno stato, come l'Ungheria, che non rispetta nessuna norma di un processo equo". Al processo Salis, le cui immagini con i ceppi alle mani e ai piedi hanno sconvolto l'Italia, Michele Rech, ha dedicato nei mesi scorsi un fumetto, dal titolo "Questa notte non sarà breve", pubblicato da L'Internazionale, con cui, spiega "ha voluto accendere un faro" su quella vicenda di diritto violato. "In Ungheria è evidente a tutti che si svolge un processo farsa che prevede pene sproporzionate, anche 25 anni di carcere, motivate unicamente per ragioni politiche: lo dimostra il fatto - racconta - che nelle stesse giornate in cui è stata arrestata Ilaria anche altre persone di segno politico opposto sono state arrestate per aggressioni e poi scarcerate. Invece gli antifascisti restano perseguitati". Ma ora il pericolo da scongiurare, spiega, è che altre persone possano tornare in carcere a Budapest: "Oltre a Ilaria Salis, che rischia di avere l'immunità revocata e il possibile ritorno in cella, ci sono attualmente degli antifascisti tedeschi detenuti in Germania in attesa di estradizione, ultimo in senso temporale Gino, cittadino italiano senza cittadinanza, cresciuto in Italia ma per la legge albanese, arrestato in Francia anche lui in attesa di estradizione".
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