Il disastro calcistico
29 Giugno 2024 - 20:40
La Svizzera aveva tolto all'Italia la qualificazione ai Mondiali del Qatar e adesso è stata anche la nostra giustiziera in questi Europei. Ma se gli azzurri cercano un colpevole per questo risultato devono guardarsi allo specchio. Tutti a casa, a inventarsi un altro mestiere: il calcio non fa per loro e la bandiera italiana è un vessillo che non meritano
Ci sono momenti nella storia del calcio che rimangono impressi nella memoria collettiva, come il trionfo del Mondiale 2006. Ma ci sono anche serate da dimenticare, come quella vissuta dall'Italia a Berlino contro la Svizzera. Una partita che ha segnato l'uscita degli azzurri dagli Europei, lasciando un sapore amaro e una serie di domande senza risposta.
UN'ITALIA IRRICONOSCIBILE
L'Italia che ha affrontato la Svizzera all'Olympiastadion di Berlino è stata una squadra irriconoscibile. Non c'era traccia dello spirito combattivo che aveva caratterizzato il cammino verso la vittoria agli Europei del 2021. La squadra di Luciano Spalletti è apparsa lenta, svogliata e priva di idee, incapace di reagire alla pressione avversaria. Il 2-0 finale non rende giustizia alla superiorità mostrata dalla Svizzera, che ha dominato il campo senza dover fare nulla di straordinario.
LE SCELTE TATTICHE DI SPALLETTI
Spalletti ha optato per un 4-3-3, con Mancini e Darmian a sostituire lo squalificato Calafiori e l'infortunato Dimarco. In mezzo al campo, Fagioli ha preso le redini della regia, affiancato da Cristante e Barella. In attacco, Chiesa ed El Shaarawy sulle ali con Scamacca come punto di riferimento centrale. Tuttavia, queste scelte non sono riuscite a cambiare il volto di un'Italia che ha mostrato evidenti difficoltà di palleggio e una preoccupante incapacità di uscire dalla pressione avversaria.
DONNARUMMA, L'UNICA LUCE NEL BUIO
Se c'è un giocatore che ha cercato di tenere a galla l'Italia, quello è stato Gianluigi Donnarumma. Il portiere del Paris Saint-Germain ha compiuto l'ennesimo miracolo dei suoi Europei su Embolo, ritardando l'inevitabile svantaggio. Ma nemmeno lui ha potuto fare nulla quando Freuler, lasciato colpevolmente solo dalla difesa azzurra, ha infilato il pallone in rete. La Svizzera ha festeggiato con Aebischer, Ndoye e Rodriguez, mentre Sommer, portiere dell'Inter, ha avuto una serata di tutto riposo.
UN SECONDO TEMPO DA INCUBO
Ci si aspettava una reazione nel secondo tempo, magari con l'ingresso di Zaccagni al posto di El Shaarawy. Ma l'Italia è rimasta la stessa squadra distratta e priva di mordente vista nella prima frazione di gioco. Appena 32 secondi dopo il fischio d'inizio, Vargas ha siglato il raddoppio, spegnendo definitivamente le speranze azzurre. Nemmeno il tentativo di autogol di Schar, che ha colpito il palo, o il palo colpito da Scamacca a venti minuti dalla fine, possono essere considerati episodi di sfortuna. La prestazione dell'Italia è stata semplicemente insufficiente.
LA SVIZZERA, BESTIA NERA DELL'ITALIA
La Svizzera si conferma una vera e propria bestia nera per l'Italia. Dopo averci tolto la qualificazione ai Mondiali del Qatar, la squadra elvetica ha nuovamente inflitto una dolorosa sconfitta agli azzurri. Ma se c'è un colpevole per questa disfatta, non è certo da cercare tra le fila svizzere. Gli azzurri devono guardarsi allo specchio e fare un serio esame di coscienza.
LE IMPLICAZIONI FUTURE
Questa sconfitta avrà sicuramente delle ripercussioni sul futuro della Nazionale italiana. Spalletti dovrà rivedere le sue scelte tattiche e lavorare sulla mentalità della squadra. Non basta avere talento, serve anche determinazione e spirito di sacrificio. La strada per tornare ai vertici del calcio europeo è lunga e tortuosa, ma non impossibile. Serve un cambio di rotta, e serve subito.
IL RUOLO DEI VETERANI
In momenti di crisi, il ruolo dei veterani diventa cruciale. Giocatori come Gigi Buffon, presente a Berlino come capodelegazione, possono trasmettere ai più giovani l'importanza di indossare la maglia azzurra. La storia del calcio italiano è ricca di successi, ma anche di lezioni apprese dalle sconfitte. È da queste che bisogna ripartire, con umiltà e voglia di riscatto.
LA REAZIONE DEI TIFOSI
I tifosi italiani sono noti per la loro passione e il loro attaccamento alla Nazionale. La delusione per l'eliminazione è grande, ma è proprio nei momenti difficili che si vede il vero amore per i colori azzurri. I tifosi devono continuare a sostenere la squadra, perché solo con il loro supporto l'Italia potrà rialzarsi e tornare a competere ai massimi livelli.
IL FUTURO È NELLE MANI DEI GIOVANI
Nonostante la delusione, ci sono anche segnali positivi. L'Italia ha giovani talenti che possono rappresentare il futuro della Nazionale. Giocatori come Fagioli, Chiesa e Scamacca hanno il potenziale per diventare protagonisti. Ma devono crescere, maturare e imparare dai loro errori. Il futuro è nelle loro mani, e spetta a loro dimostrare di essere all'altezza delle aspettative.
UN NUOVO INIZIO
La sconfitta contro la Svizzera segna la fine di un capitolo, ma anche l'inizio di un nuovo percorso. L'Italia deve ripartire con nuove idee, nuove energie e una rinnovata determinazione. Il cammino verso il prossimo grande torneo internazionale è già iniziato, e ogni partita sarà un'opportunità per crescere e migliorare. La storia del calcio italiano è fatta di alti e bassi, ma è proprio nei momenti di difficoltà che si costruiscono le grandi vittorie.
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