Focus salute
20 Dicembre 2025 - 12:56
L’integrazione tra curante esterno, terapeuti interni ed équipe specialistiche permette di valutare meglio il caso, definire obiettivi realistici e garantire continuità di cura al momento della dimissione.
Nel trattamento delle dipendenze, la disintossicazione e il ricovero rappresentano strumenti utili nelle fasi più delicate del percorso terapeutico. L’addiction, definita dall’OMS come una malattia cronica e soggetta a ricadute, richiede infatti interventi mirati e integrati. In questo quadro, il ricovero non è una soluzione risolutiva, ma un’opzione clinica da attivare quando serve consolidare la diagnosi, garantire stabilità o iniziare un processo di astinenza controllata.
Un disturbo complesso e multifattoriale
Le difficoltà nella gestione ambulatoriale derivano dalla natura non lineare della dipendenza, caratterizzata da oscillazioni improvvise e ritorni al consumo. Inoltre, l’interpretazione del disturbo può variare in base alla formazione del terapeuta, motivo per cui gli approcci più attuali combinano neuroscienze, psicologia evoluzionistica e analisi dei contesti sociali e culturali che influenzano il comportamento di uso.
Il valore clinico del ricovero
Il ricovero diventa un’opportunità quando è necessario ridefinire il percorso terapeutico, stabilizzare il quadro clinico o impostare una disintossicazione farmacologicamente monitorata. L’integrazione tra curante esterno, terapeuti interni ed équipe specialistiche permette di valutare meglio il caso, definire obiettivi realistici e garantire continuità di cura al momento della dimissione.
Un approccio relazionale e multidimensionale
Come sottolineato dall’Istituto Europeo delle Dipendenze (IEuD), la dipendenza nasce dall’interazione tra individuo, sostanza e ambiente. Per questo è necessario un modello di intervento che includa dimensioni psicologiche, fisiche, sociali e relazionali. All’interno di tale prospettiva, il ricovero assume un ruolo terapeutico prezioso, soprattutto quando serve mettere in sicurezza la persona e intervenire sulle dinamiche affettive che mantengono la dipendenza.
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