Le misure anti contagio

Sardegna, ipotesi termoscanner negli stabilimenti balneari

In Sardegna i bagnanti potrebbero essere sottoposti al termoscanner prima di accedere agli stabilimenti balneari, dove senz'altro ci saranno meno ombrelloni per rispettare il distanziamento raccomandato per prevenire il Covid-19.

Il Corriere Redazione

24 Aprile 2020 - 14:52

Sardegna, ipotesi termoscanner negli stabilimenti balneari

Le meravigliose spiagge della Sardegna

«Compatibilmente con i costi, l'opzione termoscanner all'ingresso potrebbe essere discussa, anche perche' in altre regioni si sta gia' prendendo in considerazione», Claudio Del Giudice, presidente regionale del Sindacato italiano balneari (Sib)

In Sardegna i bagnanti potrebbero essere sottoposti al termoscanner prima di accedere agli stabilimenti balneari, dove senz'altro ci saranno meno ombrelloni per rispettare il distanziamento raccomandato per prevenire il Covid-19. "Per ora brancoliamo nel buio", ammette Claudio Del Giudice, presidente regionale del Sindacato italiano balneari (Sib), contattato dall'AGI, "ma, compatibilmente con i costi, l'opzione termoscanner all'ingresso potrebbe essere discussa, anche perche' in altre regioni si sta gia' prendendo in considerazione". 

"In attesa che la Regione Sardegna inizi a darci degli input, ci stiamo confrontando coi colleghi delle altre regioni italiane per provare a creare un protocollo", aggiunge Del Giudice. "Abbiamo contattato anche dei virologi, per cercare di tradurre le normative sulle nostre attivita' e prendendo, ad esempio, le direttive in essere nella regione Veneto, che sta gia' interloquendo con le associazioni di categoria. Loro, e' inutile negarlo, su questo punto sono decisamente piu' avanti di noi". Il tentativo di un confronto con la Regione Sardegna per ora non ha avuto esito. "Sarebbe bene che la Regione battesse un colpo - sollecita Del Giudice - per iniziare a interfacciarsi con tutti noi che lavoriamo nel campo del turismo". 

Per adesso, non c'e' alcuna certezza su come potranno essere riorganizzati in servizi in spiaggia. "Sicuramente ci sara' un distanziamento sociale. Al lato pratico - chiarisce l'esponente del Sib - dobbiamo capire come tradurre le normative, applicandole alla nostra realta'. Di sicuro, non potremo piu' mettere gli ombrelloni di prima. Per un'economicita' aziendale, vorremmo che ci fosse data la possibilita' di allungare le concessioni demaniali, tenendo in considerazione gli ombrelloni che abbiamo, o quella di mettere l'ombrellone nella spiaggia libera, nel momento in cui dovesse arrivare il cliente. Avere lo stesso numero di ombrelloni ci permetterebbe il sostentamento economico dell'azienda". Se il distanziamento sociale di lettini e ombrelloni potra' essere definito dai gestori, in base alle linee guida nazionali e regionali, resta da capire in che modo sara' possibile garantire le distanze nel momento in cui i bagnanti, adulti e bambini, si sposteranno verso la battigia, per entrare in acqua e per fare il bagno. "Vista la condizione particolare che stiamo affrontando - afferma Del Giudice - ci dovremo tutti comportare di conseguenza. Dovremo fare appello al senso civico e all'educazione delle persone e, nel caso dei bambini, contare sul senso di responsabilita' dei genitori". (AGI)

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