Il disastroso confronto con Trump
29 Giugno 2024 - 08:35
I vertici del partito e gli eletti cercano di fare quadrato, almeno ufficialmente. Lo difendono la sua vice Kamala Harris, i leader dem di Camera e Senato, l'ex speaker Nancy Pelosi. Ma privatamente dirigenti, operativi e una fetta della base pensano che l'imbarazzante performance del presidente ipotechi la vittoria di Trump, già in vantaggio nei sondaggi sia a livello nazionale che in sei dei sette Stati chiave in bilico. La possibilità di cambiare cavallo è discussa, ma avendo già stravinto le primarie, dovrebbe essere Biden stesso a fare un passo indietro, eventualmente convinto dalla moglie Jill e dal suo entourage più stretto.
Voce roca, sguardo nel vuoto, frasi sconnesse e rigidità nei movimenti. La performance dell'81enne Joe Biden al primo duello televisivo contro Donald Trump ha suscitato un'ondata di reazioni contrastanti, gettando nel panico i democratici e alimentando il dibattito sulla sua capacità di continuare la corsa presidenziale. Ma quali sono le reali implicazioni di questo evento e come potrebbe influenzare il futuro politico degli Stati Uniti?
UN DIBATTITO DOLOROSO: LA PERFORMANCE DI BIDEN SOTTO I RIFLETTORI
Il primo dibattito tra Joe Biden e Donald Trump è stato descritto come un "disastro" e uno "spettacolo doloroso" per il presidente in carica. La sua voce roca e le frasi sconnesse hanno oscurato le numerose bugie del suo rivale, gettando nel panico i democratici. La domanda che molti si pongono è: Biden è ancora in grado di guidare il paese? Nonostante le critiche, Biden ha dichiarato fermamente: "Intendo vincere queste elezioni". Ha ammesso di non dibattere bene come un tempo, ma ha sottolineato la sua esperienza e la sua capacità di rialzarsi dopo una caduta. "So che non sono giovane ma so dire la verità", ha affermato, attaccando Trump per le sue menzogne.
LA REAZIONE DEI DEMOCRATICI: CERCARE UN'ALTERNATIVA?
La performance di Biden ha costretto i democratici a interrogarsi sull'opportunità di cercare un'alternativa. Tuttavia, l'unico che può spianare questa strada è lo stesso Biden, che per ora non sembra intenzionato a farsi da parte. La sua campagna ha annunciato che non abbandonerà la corsa e che è impegnato ad affrontare il secondo duello televisivo di settembre. Ma è la stessa campagna che lo ha mandato allo sbaraglio in quelle condizioni, spiegando peraltro la voce bassa con un raffreddore solo a metà dibattito, quando ormai la frittata era fatta. Ora, lo staff sta correndo ai ripari chiamando donatori ed elettori, insistendo sui momenti positivi di un dibattito che comunque non sposterebbe una grossa percentuale di voti.
IL PARTITO DEMOCRATICO: FARE QUADRATO O CAMBIARE CAVALLO?
I vertici del partito e gli eletti cercano di fare quadrato, almeno ufficialmente. Lo difendono la sua vice Kamala Harris, i leader dem di Camera e Senato, l'ex speaker Nancy Pelosi. Ma privatamente dirigenti, operativi e una fetta della base pensano che l'imbarazzante performance del presidente ipotechi la vittoria di Trump, già in vantaggio nei sondaggi sia a livello nazionale che in sei dei sette Stati chiave in bilico. La possibilità di cambiare cavallo è discussa, ma avendo già stravinto le primarie, dovrebbe essere Biden stesso a fare un passo indietro, eventualmente convinto dalla moglie Jill e dal suo entourage più stretto. A questo punto, in agosto a Chicago si aprirebbe lo scenario di una 'brokered' convention, dove i delegati potrebbero votare un altro candidato tra quelli che si farebbero avanti in queste poche settimane.
I POSSIBILI SOSTITUTI: CHI POTREBBE PRENDERE IL POSTO DI BIDEN?
La prima erede al trono è la vice Kamala Harris, che però è meno popolare di Biden. La lista dei possibili sostituti comprende vari governatori, da Gavin Newsom (California) a J.B Pritzker (Illinois) e Gretchen Whitmer (Michigan). Tuttavia, resta la suggestione di Michelle Obama, che finora ha sempre respinto ogni tentazione. Biden potrebbe fare il kingmaker della situazione, ma Trump resta convinto che il suo avversario resterà il 'crooked Joe' e già canta vittoria. Una vittoria certificata anche dal sondaggio flash della CNN tra i telespettatori, per il 67% dei quali ha vinto il tycoon.
LE IMPLICAZIONI PER TRUMP: UN VANTAGGIO CONSOLIDATO?
L'ex presidente incassa anche alcune sentenze favorevoli della Corte suprema, dalla riduzione dei poteri delle agenzie federali alla limitazione dell'accusa di ostruzione nell'assalto a Capitol Hill per gli assalitori. Anche i repubblicani cavalcano la debacle di Biden: lo speaker repubblicano della Camera, Mike Johnson, ha affermato che il governo dovrebbe discutere l'ipotesi di invocare il 25/mo emendamento che consente di rimuovere un presidente per incapacità fisica o mentale. In un clima politico così teso e incerto, la performance di Biden al primo dibattito potrebbe avere ripercussioni significative sul futuro politico degli Stati Uniti. La domanda che resta è: riuscirà Biden a rialzarsi e a convincere gli elettori della sua capacità di guidare il paese, o sarà costretto a farsi da parte per lasciare spazio a un nuovo leader democratico?
BLOG
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia