Lo scontro

Bernini contestata a Pisa dagli studenti per la Palestina, strappate le bandiere di Forza Italia

Sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan contro Israele, i giovani hanno raggiunto il luogo dell'iniziativa elettorale, un bar del centro, strappando una delle bandiere di Forza Italia appese all'esterno.

Il Corriere Redazione

18 Maggio 2024 - 21:07

Bernini contestata a Pisa dagli studenti per la Palestina, strappate le bandiere di Forza Italia

"La ministra ha ben pensato di scappare di fronte agli studenti che si sono poi presi le strade della città con un corteo selvaggio, rumoroso e determinato, per rivendicare ovunque la libertà di avere un'università senza accordi, senza complicità, un'università che sta con la Palestina".

Contestazioni a Pisa per la ministra dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini, oggi in città per un'iniziativa elettorale con i militanti Fi in vista delle europee, da alcune decine di giovani aderenti ai collettivi universitari e ai centri sociali cittadini, gli stessi che nei giorni scorsi hanno dato vita a un accampamento pro Palestina nei giardini dell'Ateneo. Sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan contro Israele, i giovani hanno raggiunto il luogo dell'iniziativa elettorale, un bar del centro, strappando una delle bandiere di Forza Italia appese all'esterno. Quando Bernini è arrivata, è riuscita a entrare nel locale sostando per qualche minuto sulla soglia, protetta da un cordone di forze dell'ordine, per ascoltare gli slogan studenteschi, mentre i militanti azzurri arrivati per incontrarla si sono allontanati. 

Per Bernini "dal 7 ottobre il Governo ha scelto di garantire a tutti la libertà di espressione senza rafforzare oltre misura i presidi di sicurezza, eppure questa nostra disponibilità al dialogo non è colta da alcune minoranze rumorose che anche oggi a Pisa ci hanno impedito di parlare e di svolgere il nostro incontro con i militanti". "Noi garantiamo a tutti la libertà di manifestare e abbiamo il dovere di ascoltare le loro richieste - ha poi aggiunto Bernini -, anche se non ho capito bene che tipo di dialogo questi ragazzi volessero instaurare visto che non sono disposti ad ascoltare le ragioni altrui. Le università devono essere un luogo di inclusione e non di boicottaggio, perché un conto è il giudizio sul governo di Israele e un altro è colpire la popolazione israeliana e le sue università".

"Oggi un corteo determinato è partito dall'accampata, per portare la propria voce in Borgo Stretto, dove la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini pensava di fare la propria passerella elettorale, mentre gli studenti di tutta Italia sono in rivolta". Così i collettivi universitari pisani Pro Palestina rivendicano, in una nota, la contestazione di oggi che ha impedito all'esponente del governo di svolgere l'incontro elettorale programmato all'esterno di un bar del centro cittadino. Bernini, scrivono gli Studenti pro Palestina, "si è presentata a Pisa senza degnarsi di rivolgere parola agli studenti accampati per la Palestina, arrabbiati per la complicità delle nostre università e del nostro governo col genocidio in corso e determinati a farsi ascoltare". Infine, conclude il comunicato, "la ministra ha ben pensato di scappare di fronte agli studenti che si sono poi presi le strade della città con un corteo selvaggio, rumoroso e determinato, per rivendicare ovunque la libertà di avere un'università senza accordi, senza complicità, un'università che sta con la Palestina".

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