Lo scontro
18 Maggio 2024 - 20:44
Antonio Tajani
"Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera Ue (le 12 tribù d'Israele, il manto della Madonna)". "Per me - ha detto Borghi - può anche tenerla come coperta", la bandiera europea perché "la libertà è sacra". Ma, ha incalzato, "non voglio essere l'unico paese con l'obbligo di esporla al fianco della bandiera nazionale".
Nel centrodestra italiano, che sin dall'inizio della legislatura ha mostrato unità e compattezza, cominciano ad aprirsi le prime crepe in vista delle elezioni europee. Il terreno di scontro che vede contrapposti i vertici di Forza Italia alla Lega ora è quello della bandiera europea. Il candidato imposto dal vicepremier Matteo Salvini, Roberto Vannacci, in un'intervista aveva ironizzato sullo stendardo di Bruxelles con lo sfondo blu e le stelle gialle. "Che identità vuole presentare? Non abbiamo nemmeno un animale a simboleggiarci. La Russia ha l'orso, gli Usa l'aquila. E l'Europa?". Una frase che non è passata inosservata agli occhi di un europeista convinto come Antonio Tajani, che del Parlamento europeo è stato presidente.
LA BANDIERA EUROPEA: SIMBOLO DI IDENTITÀ O OGGETTO DI DERISIONE?
Durante un evento elettorale a Verbania, in Piemonte, dove si voterà anche per le regionali, Tajani ha ribattuto dicendo che c'è "qualche ignorante, che concorre per il Parlamento europeo, che si prende gioco della bandiera europea", ma quella bandiera, spiega, "rappresenta la nostra identità e le nostre radici cristiane". Il leader di Forza Italia ha sottolineato come "le 12 stelle" non siano "gli Stati", bensì "sono le 12 stelle che cingono il capo della Vergine, rappresentano le 12 tribù di Israele" e la bandiera "è azzurra" proprio "perché il manto della Vergine è azzurro". Quindi, ha chiesto "rispetto" per questo vessillo che "indica chiaramente quali siano le nostre radici". A chi gli ha chiesto se per caso si stesse riferendo a qualcuno in particolare, come a Vannacci o al leghista Claudio Borghi, anche lui intervenuto nei giorni scorsi sul tema della bandiera europea, Tajani ha glissato, affermando che la frase era "riferita a tutti, affinché tutti sappiano cos'è la bandiera europea". Ma la presa di posizione del ministro degli Esteri ha innescato un duro botta e risposta proprio con Borghi che a stretto giro ha replicato facendo tanto di nome e cognome del soggetto dei suoi strali: "Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera Ue (le 12 tribù d'Israele, il manto della Madonna)". "Per me - ha dichiarato - può anche tenerla come coperta", la bandiera europea perché "la libertà è sacra". Ma, ha incalzato, "non voglio essere l'unico paese con l'obbligo di esporla al fianco della bandiera nazionale".
LE DIVERGENZE SUI DIRITTI LGBTQ+: UN ALTRO FRONTE DI SCONTRO
Oltre alla bandiera, si registrano sfumature diverse anche sui diritti LGBTQ+ e sul no del governo alla presa di posizione dell'Ue in loro difesa. "Non confondiamo la teoria del gender con i diritti delle coppie e delle persone omosessuali", ha commentato Tajani prendendo così le distanze dalle dichiarazioni più oltranziste della ministra per la famiglia Eugenia Roccella. Con la decisione del governo di votare contro, si osserva in Forza Italia, "vince la linea Vannacci".
UNITÀ DI FACCIATA O CREPE PROFONDE?
Per quanto il vicepremier, poi, ribadisca che "non c'è alcuno scontro nel governo" visto che FI è d'accordo sul 'mini-condono' di Salvini ("Perché noi difendiamo sempre la casa") e anche sulla necessità che venga rivista la normativa europea sulle 'Case green', come sostiene da sempre la Lega, il capogruppo forzista al Senato Maurizio Gasparri, attacca Borghi non risparmiando l'ironia sul cognome: "I borghi sono la bellezza d'Italia", ma "in politica invece sono meno apprezzati". E, oltre al "renzino" (Enrico Borghi di Italia Viva ndr)) che "dice spesso cose inutili", se la prende anche con "l'altro Borghi", Claudio, quello della Lega che "non apprezza la bandiera europea e il suo alto significato simbolico". "Ma noi - afferma - attendiamo pazienti". "Passato dalle evocazioni pro Padania all'ottimo slogan 'prima gli italiani' - aggiunge - dopo l'Italia scoprirà anche l'Europa".
IL FUTURO DEL CENTRODESTRA: UN CAMMINO INCERTO
Le tensioni tra Forza Italia e Lega non sono solo un gioco di bandiere e simboli, ma riflettono divergenze più profonde su temi cruciali come i diritti civili e la visione dell'Europa. La domanda che sorge spontanea è: riuscirà il centrodestra a mantenere una facciata di unità fino alle elezioni europee, o queste crepe si allargheranno fino a diventare fratture insanabili? Solo il tempo lo dirà, ma una cosa è certa: il dibattito è aperto e le posizioni sono tutt'altro che conciliabili.
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