Il voto

La Francia alle urne per scegliere tra Macron e Le Pen

Urne aperte dalle otto di questa mattina in Francia per il secondo turno delle elezioni presidenziali. Circa 48 milioni di aventi diritto al voto sono chiamati a scegliere fra il Presidente uscente, Emmanuel Macron, e la leader del RN, Marine Le Pen.

Giulietta Bassi

24 Aprile 2022 - 08:52

La Francia alle urne per scegliere tra Macron e Le Pen

I seggi rimarranno aperti fino alle sette di questa sera. Nelle grandi città, l'orario di apertura è esteso alle otto. Al ballottaggio potranno votare tutti i cittadini francesi sopra i 18 anni iscritti nelle liste elettorali. In tutto si tratta di 48,7 milioni di persone, 1,4 milioni delle quali residenti all'estero. Puo' far valere il proprio diritto di cittadino anche chi e' positivo al Covid-19. Il nostro speciale 

Oggi i francesi sono chiamati alle urne per il ballottaggio delle elezioni presidenziali tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, i due candidati rimasti in corsa dopo i risultati del primo turno. I sondaggi preannunciano un duello piu' serrato rispetto al 2017 - quando lo scarto tra i due fu di ben 32 punti - ma il capo dello Stato resta ancora il favorito, oscillando tra il il 55,5 e il 57,5 per cento nelle intenzioni di voto. Secondo una recente stima di Ipsos-Sopra Steria, inoltre, il 43 per cento dei francesi ha ritenuto Macron piu' convincente nel confronto tv dello scorso mercoledi' - seguito da 15,6 milioni di spettatori - contro il 24 per cento di coloro che hanno incoronato come vincitrice la candidata dell'estrema destra. Tra i sostenitori del leader della Republique en Marche e quelli di Le Pen c'e' comunque un terzo blocco: quello degli astensionisti, che potrebbero essere il 26 per cento del totale della popolazione, come al primo round. Al ballottaggio potranno votare tutti i cittadini francesi sopra i 18 anni iscritti nelle liste elettorali. In tutto si tratta di 48,7 milioni di persone, 1,4 milioni delle quali residenti all'estero. Puo' far valere il proprio diritto di cittadino anche chi e' positivo al Covid-19. Il protocollo sanitario messo a punto dal governo prevede infatti che non possa essere chiesta agli elettori una prova di avvenuta vaccinazione ne' il certificato di test negativo. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 19 in tutto il paese, ma in alcune grandi citta' - Parigi, Lione, Marsiglia, Rennes, Tolosa, Grenoble, Nantes e Bordeaux - si potra' votare fino alle 20. Nel calcolo delle preferenze espresse non vengono considerate le schede bianche e le nulle. I primi exit poll saranno divulgati dai media a partire dalle 20, dopo la chiusura delle urne. Il ministero dell'Interno comunichera' i risultati ufficiali questa sera stessa, dopo le informazioni inviate dai seggi.

CANDIDATI A CONFRONTO

Uno e' il presidente della Repubblica francese che, dopo cinque anni, si ripresenta per un secondo mandato. L'altra e' l'icona della destra estrema transalpina, con tutto il bagaglio relativo, sospetti di anti-europeismo, alleanze scomode con Putin, falco dell'immigrazione, in un Paese dove la presenza degli stranieri e' sopra la media. Oggi i francesi dovranno scegliere tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, in un voto che si prevede ad alto tasso di astensione, ma che sara' determinante per la direzione del Paese nei prossimi cinque anni. - EMMANUEL MACRON, IL FAVORITO Al ballottaggio delle elezioni presidenziali francesi e il favorito e' ancora lui. Emmanuel Macron e' l'ottavo presidente della Repubblica francese e il piu' giovane che il paese abbia mai avuto. Nato ad Amiens nel 1977, Macron e' salito all'Eliseo nel 2017 a 39 anni, vincendo al secondo turno con ampio distacco contro Marine Le Pen, la stessa avversaria che si trova di fronte oggi. Figlio di medici, all'universita' si e' iscritto a Sciences Po dopo aver fallito per due volte il test di ammissione per la Scuola Normale superiore. Ha poi conseguito un master in filosofia a Nanterre, prima di entrare all'Ena, la scuola responsabile della formazione degli alti funzionari pubblici francesi. Nel 2006 ha cominciato la militanza politica nel Partito Socialista, abbandonato nel 2009.

Ma la svolta per lui e' nel 2012, quando sotto Francois Hollande ha assunto l'incarico di vice segretario generale dell'Eliseo. Nel 2014 il socialista, allora presidente della Repubblica, lo ha nominato ministro dell'Economia nel secondo governo di Manuel Valls. Ed e' a quegli anni che risale la "legge Macron" volta a rendere piu' flessibile e attrattivo il mercato del lavoro. Nel 2016, creando il suo movimento centrista "En Marche!" e lasciando il governo pochi mesi dopo, ha annunciato la sua candidatura alle successive elezioni presidenziali, vinte nel maggio del 2017. Tra le sfide piu' importanti del suo mandato, giunto ormai alla fine, ci sono sicuramente la crisi dei gilet gialli - movimento nato sui social nel 2018 dalla protesta contro l'aumento dei prezzi del carburante e l'elevato costo della vita nell'Esagono - la pandemia di Covid-19 e la gestione della crisi dovuta all'inizio della guerra tra Russia e Ucraina. Del candidato presidente si ricordano anche diverse affermazioni che hanno suscitato polemiche. Nel 2018 ad esempio, confrontandosi davanti all'Eliseo con un giovane disoccupato che si lamentava della mancanza di impiego, lo ha invitato "ad attraversare la strada per trovare in poco un posto di lavoro". Recentemente, Macron ha dichiarato in un'intervista di voler "rompere le scatole ai non vaccinati fino alla fine". Nel privato, il presidente e' sposato dal 2007 con Brigitte Trogneux, sua ex insegnante al liceo con cui ha iniziato una relazione all'eta' di 15 anni.

MARINE LE PEN, LA SFIDANTE La prima volta al ballottaggio delle elezioni presidenziali contro Emmanuel Macron, nel 2017, ha ottenuto solo il 33,9 per cento dei voti. Cinque anni dopo, dopo aver avuto il 23,15 per cento delle preferenze al primo turno, la candidata di estrema destra Marine, Le Pen, punta al riscatto con lo stesso avversario politico, anche se i sondaggi la danno di nuovo perdente. Nata nella periferia di Parigi, la leader del Rassemblement National, 54 anni, e' la figlia di Pierrette Lalanne e Jean Marie Le Pen, fondatore del Front National. A 18 anni ha aderito al partito guidato da suo padre, presentandosi per la prima volta alle elezioni legislative nel 1993. Due anni prima ha ottenuto l'abilitazione da avvocato, dopo aver conseguito una laurea in giurisprudenza e poi un master in diritto penale in un'universita' della capitale. Nel 2004, e' diventata vice presidente del Front National ed e' stata nominata per la prima volta deputata al Parlamento europeo. Grazie al suo operato, tra il 2007 e il 2010 il partito ha ottenuto risultati record sia a livello nazionale che europeo. Tanto che nel 2011 il padre Jean-Marie le ha passato il testimone di presidente del Fn. Dopo una prima candidatura alle presidenziali nel 2012, nelle quali si e' fermata al primo turno arrivando terza dietro il gollista Nicolas Sarkozy e il socialista Francois Hollande, ha cominciato un'operazione di rinnovamento e normalizzazione della sua famiglia politica, che l'ha portata nel 2015 a sospendere il padre dal Fn e nel 2018 a cambiare nome al partito, chiamandolo Rassemblement National. Le Pen e' famosa per le sue posizioni in materia di immigrazione, che secondo lei dovrebbe essere regolamentata in maniera piu' stringente, e per il suo euroscetticismo, su cui ha frenato negli ultimi cinque anni. Di fatti la candidata di estrema destra ha incentrato la sua campagna elettorale soprattutto sul potere d'acquisto, promettendo tra le altre cose l'abbassamento dell'imposta sul valore aggiunto per l'energia dal 20 al 5,5 per cento. Nel privato, Le Pen e' single, dopo due matrimoni e una relazione sentimentale con Louis Aliot, il vicepresidente del suo partito.

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