Il caso

La beffa di Speranza sulle pillole anti-Covid: non possono essere prescritte dai medici di famiglia e rischiano di scadere

"Sono farmaci sui quali ci sono grandi aspettative, ma poiche' sono stati approvati in emergenza, una regola prevede che non possano essere prescritti dai medici di famiglia", dice il virologo Francesco Broccolo, dell'universita' di Milano Bicocca.

Il Corriere Redazione

08 Febbraio 2022 - 16:11

La beffa di Speranza sulle pillole anti-Covid: non possono essere prescritte dai medici di famiglia e rischiano di scadere

Il virologo Francesco Broccolo

"Se i medici di famiglia non sono abilitati a prescrivere questi farmaci per uso orale, peraltro di gestione non piu' difficile di altri farmaci e per un periodo breve durata, si rischia di non far scendere il numero di decessi, oltre che far scadere i farmaci", fa osservare il virologo.

Sono efficaci solo se prescritti precocemente e assunti subito dopo la conferma della diagnosi, i farmaci antivirali anti Covid-19, l'ultimo arrivato dei quali e' la pillola prodotta dalla Pfizer, ma al momento possono essere prescritti solo in ospedale dallo specialista di malattie infettive, dopo che il paziente e' giunto con tampone positivo dal proprio medico di famiglia, che a sua volta indirizza il paziente in ospedale, se ritenuto eleggibile alla terapia. "Sono farmaci sui quali ci sono grandi aspettative, ma poiche' sono stati approvati in emergenza, una regola prevede che non possano essere prescritti dai medici di famiglia", dice all'ANSA il virologo Francesco Broccolo, dell'universita' di Milano Bicocca. In sostanza se i medici di famiglia non sono abilitati a prescrivere questi farmaci per uso orale, peraltro di gestione non piu' difficile di altri farmaci e per un periodo breve durata, si rischia di non far scendere il numero di decessi, oltre che far scadere i farmaci". Come riporta la Gazzetta Ufficiale, "la selezione del paziente e' affidata ai medici di medicina generale, ai medici delle USCA(R) e, in generale, ai medici che abbiano l'opportunita' di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza" e "la prescrivibilita' del prodotto e' limitata ai medici operanti nell'ambito delle strutture identificate dalle regioni per la somministrazione". Broccolo rileva che "sono 600.000 i cicli di questo farmaco acquistati dall'Italia, dei quali 11.200 sono arrivati e sono stati distribuiti nelle farmacie ospedaliere di diverse regioni"; si tratta di una spesa notevole, considerando che ogni ciclo di cura, della durata di 5 giorni, costa 700 dollari, ma "se non si sblocca la regola che impedisce di prescriverli ai medici di base, i piu' vicini ai pazienti, si rischia che un simile investimento non possa riuscire a ridurre il numero dei decessi". (ANSA). 

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