Il fatto politico
20 Novembre 2021 - 23:01
"Quando mi si dice 'fai un movimento politico', penso due cose: uno, che Gianroberto Casaleggio ci ha messo cinque anni a pensare il Movimento 5 Stelle insieme a Beppe Grillo in una fase obiettivamente diversa; due, iniziamo ad aggregarci, a unirci". Così Alessandro Di Battista a Scafati, in provincia di Salerno, nel corso Di una tappa del suo tour 'Su la testa'. "Cerchiamo Di dimostrare a tante altre persone sfiduciate in questo momento che c'è gente che lotta non per un interesse personale, ma perché ci crede, perché ha figli, perché vuole migliorare le proprie condizioni di vita e magari del dirimpettaio o del vicino Di casa. Facciamo questo percorso, sarà una lunga marcia, vediamo tra qualche mese quello che succederà, senza fretta. Io su questo mi impegnerò", aggiunge.
"Qual e' unico modo per contrastare questo andazzo? La democrazia diretta. Proviamo ad aggregare le persone e poi vediamo cosa accadra': qua non c'e' da votare Tizio, Caio o Sempronio ma Di organizzare le persone per salvaguardare delle istanze e l'unico modo e' la democrazia diretta, il potere popolare dei cittadini che sono i datori Di lavoro dei parlamentari".
"E' un Governo, a mio giudizio, esclusivamente portato avanti non per la pandemia perche' in altri Paesi si e' votato durante la pandemia, ma in nessun Paese al mondo, con la scusa della pandemia, governano ex fascisti, ex comunisti, liberisti, anti-liberisti, radicali, nazionalisti, secessionisti, patriottici, socialisti. Tutti quanti assieme con Draghi che decide e con il Parlamento che e' esautorato, con l'enorme genuflessione da parte della carta stampata e del sistema mediatico nei confronti Di questo apostolo come se avesse moltiplicato pani e pesci". Cosi' Alessandro Di Battista a Scafati, nel Salernitano, per una tappa del suo tour. "Perche' ho avallato quel Governo nel 2018 nonostante ritenessi Salvini non pericoloso, ma parte dell'establishment e soprattutto lo ritenessi molto molto pavido come politico?", si chiede Di Battista spiegando che "perche' il M5s aveva la maggioranza nel Consiglio dei ministri e aveva espresso il presidente del Consiglio dei ministri Conte". Quanto al Governo Conte II, invece, "fui molto scettico perche' non mi piaceva passare da una parte all'altra in maniera cosi' repentina e soprattutto perche' dissi ai miei ex colleghi 'state attenti perche' Renzi e' una persona della quale non ci si puo' fidare, e' una serpe in seno'".
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