L'iniziativa
14 Novembre 2021 - 20:55
La proposta parte da Trieste e «si rivolge a chi non ha il vaccino e deve fare il tampone per andare al lavoro, ma si allarga poi anche a chi e' vaccinato e non intende presentare il Green pass». Per il Coordinamento l'astensione ingiustificata dal lavoro potrebbe ora essere «connessa ad altre iniziative che stiamo valutando»
Si e' concluso con la proposta di due giornate di sciopero del certificato verde sul posto di lavoro, il presidio di protesta in Piazza Ponterosso a Trieste da parte dei "No green pass". Alla protesta dovrebbero aderire tutte le categorie per i prossimi 22 e 23 novembre. Circa 500 persone hanno aderito al 'No Paura Day' e hanno manifestanto in piazza Ponterosso, nel capoluogo giuliano. Erano presenti Stefano Puzzer, leader delle proteste contro il Green Pass, che si e' impegnato a portare la questione davanti all'Onu, a Ginevra, dove ha sede il Consiglio dei diritti umani. Sono intervenuti anche l'ex dirigente Rai Carlo Freccero, il magistrato Paolo Sceusa e il comico Flavio Furian. La proposta e' di "due giornate in cui astenersi dal lavoro" e che, se coordinate con tutti i lavoratori "sono un modo per farci sentire", ha spiegato Davide Pittoni del Coordinamento del capoluogo giuliano. "La proposta parte da Trieste - ha aggiunto - e si rivolge a chi non ha il vaccino e deve fare il tampone per andare al lavoro, ma si allarga poi anche a chi e' vaccinato e non intende presentare il Green pass". Per il Coordinamento l'astensione ingiustificata dal lavoro potrebbe ora essere "connessa ad altre iniziative che stiamo valutando. La situazione non e' facilissima. Stiamo discutendo - ha concluso Pittoni - se e' possibile fare un corteo". (AGI)
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