Il tema politico

Centrodestra diviso sul voto anticipato

FdI spinge per le urne, Matteo Salvini avverte che il prossimo governo della coalizione sara' a guida Lega, mentre in Forza Italia si fanno ragionamenti piu' cauti. Troppe sono ancora le variabili incerte

Il Corriere Redazione

13 Novembre 2021 - 23:46

Centrodestra diviso sul voto anticipato

Il centrodestra vive in parte nell'esecutivo e in parte all'opposizione, composto da tre partiti che nelle ultime due settimane hanno perso consensi secondo i sondaggi piu' recenti e ancora non hanno una chiara strategia unitaria su come gestire i loro 450 grandi elettori nella partita del Colle, al di la' delle promesse di impegno su Silvio Berlusconi.

Qualunque sia l'epilogo dell'intricata corsa al Quirinale, rappresentera' uno spartiacque per il destino del centrodestra, che si vada subito dopo al voto o meno. FdI spinge per le urne, Matteo Salvini avverte che il prossimo governo della coalizione sara' a guida Lega, mentre in Forza Italia si fanno ragionamenti piu' cauti. Troppe sono ancora le variabili incerte in un fronte politico che vive in parte nell'esecutivo e in parte all'opposizione, composto da tre partiti che nelle ultime due settimane hanno perso consensi secondo i sondaggi piu' recenti e ancora non hanno una chiara strategia unitaria su come gestire i loro 450 grandi elettori nella partita del Colle, al di la' delle promesse di impegno su Silvio Berlusconi. Sara' un appuntamento "cruciale", per dirla con Giorgia Meloni che in un incontro con gli amministratori e i candidati lombardi di FdI ha chiarito di non voler cercare "un presidente della Repubblica amico mio, di destra o centrodestra, ma uno che sia gradito agli italiani e che stia li' a far rispettare le regole a tutti nella stessa maniera e a far esercitare il diritto di voto". Il ritorno al voto e' un obiettivo esplicito, piu' volte espresso dalla leader di FdI, e ovviamente dal canto suo Salvini vuole farsi trovare pronto ai blocchi di partenza quando, prima o poi, arrivera' il momento. "Stiamo in un governo un po' complicato, con Pd e M5s, ma ci stiamo perche' e' un momento di ricostruzione nazionale. Ma dall'anno prossimo - l'avviso ai naviganti dell'ex ministro dell'Interno - nel nostro destino e nel destino del Paese c'e' un governo di centrodestra a guida Lega". In FI si respira cautela su questo scenario. Tutto quello che si dice ora cambiera' dopo febbraio, quindi le previsioni oggi sono premature, e' in sostanza il ragionamento che si fa in ambienti azzurri. L'andamento dell'elezione del capo dello Stato segnera' in un senso o nell'altro i rapporti, anche di forza, all'interno del centrodestra. "Senza Forza Italia non solo non si vince ma non si guida il Paese nei prossimi 30 anni", e' il monito del coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, che guardando alla successione di Sergio Mattarella sembra escludere il premier Mario Draghi ("E' giusto che rimanga fino al 2023 perche' bisogna sconfiggere il Coronavirus e sostenere la crescita economica") e di conseguenza anche l'idea dello scioglimento anticipato delle Camere. Di certo, dopo l'elezione del capo dello Stato si annuncia l'avvio di un lungo periodo di campagna elettorale e, se anche non si andra' al voto prima del 2023, rischia di cambiare la prospettiva di chi sta al governo. Prematuro sembra ora ipotizzare delle primarie per il candidato premier del centrodestra alle elezioni politiche, formula che Meloni intanto propone di utilizzare "il prima possibile" in vista delle amministrative della prossima primavera, "per non ripetere gli errori e le difficolta'" di quelle di ottobre. Si votera' anche a Palermo dove, ha notato Salvini in un collegamento con un seminario nel capoluogo siciliano, "fioccano candidati di centrodestra: se il centrodestra non si mettera' d'accordo saremo noi a insistere per organizzare le primarie".

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