Il fatto politico
30 Ottobre 2021 - 21:40
«Il lavoro fatto su Fratelli d'Italia ci ha fatto crescere moltissimo soprattutto tra i ceti produttivi: abbiamo parlato di temi molto concreti e poco ideologici: tasse, imprese che chiudono, valorizzazione del marchio Italia. Certo, sicuramente siamo distonici rispetto al sistema. Il vero problema - nostro e dell'Italia - e' la saldatura tra sinistra, poteri forti e consorterie europee», dice il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a Bruno Vespa
"Con Mario Draghi ho un rapporto buono e cordiale". Lo dice il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni a Bruno Vespa per il libro "Perche' Mussolini rovino' l'Italia (e come Draghi la sta risanando)" in uscita il 4 novembre da Mondadori - Rai Libri. "Prima delle consultazioni non lo conoscevo e - al contrario di altri - non lo avevo mai incontrato informalmente - prosegue Meloni -. Draghi ha voglia di ascoltare. Tra il primo e il secondo giro di consultazioni, abbiamo mandato a Draghi sei dossier. Gli ho suggerito discontinuita' per esempio sulla gestione commissariale di Arcuri. Quando ci siamo visti mi ha detto: l'ho letto. Pochi giorni dopo Arcuri e' stato sostituito. La stessa cosa e' avvenuta con il blocco del cash back. Ha trovato la nostra proposta interessante e l'ha attuata". Ha subito pressioni per entrare nel governo Draghi? "No. Alcuni inviti venivano dal sistema produttivo, non dal mondo politico. Nessuno dei miei voleva entrare. Rifiuto unanime, al contrario di quel che accadde alla nascita del governo gialloverde Di Maio- Salvini. Ci fu, allora, un grande dibattito al nostro interno, una forte divisione perche' si trattava di un governo antisistema. Adesso zero obiezioni". Ma c'e' chi vede per lei una nuova Marine Le Pen: tanti voti, ma sempre fuori del Palazzo... "Per quanto mi riguarda, immagino di aver evitato l'isolamento della Le Pen non solo perche' ricordo che sono a capo del partito Conservatore europeo, formazione politica diversa da quella del Rassemblement National, ma ancor di piu' perche' il lavoro fatto su Fratelli d'Italia ci ha fatto crescere moltissimo soprattutto tra i ceti produttivi: abbiamo parlato di temi molto concreti e poco ideologici: tasse, imprese che chiudono, valorizzazione del marchio Italia. Certo, sicuramente siamo distonici rispetto al sistema. Il vero problema - nostro e dell'Italia - e' la saldatura tra sinistra, poteri forti e consorterie europee".
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