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03 Settembre 2021 - 15:42
Draghi spinge sull'obbligo vaccinale, Ema frena
L'Agenzia europea del farmaco Ema sta rivedendo anche "i dati sui casi di tromboembolia venosa (coaguli di sangue nelle vene)" dopo vaccinazione con l'anti-Covid monodose di Janssen (J&J).
Il Comitato di sicurezza dell'Ema (Prac) sta valutando se esiste un rischio di sindrome infiammatoria multisistemica (Mis) con i vaccini Covid-19 a seguito di una segnalazione di Mis con Comirnaty (il siero Pfizer- BioNtech). "Il caso - spiega l'Ema - si è verificato in un maschio di 17 anni in Danimarca, che da allora si è completamente ristabilito". Alcuni casi di Mis "sono stati riportati anche nel See in seguito alla vaccinazione con altri vaccini Covid-19". La Mis "è una grave condizione infiammatoria che colpisce molte parti del corpo e i sintomi possono includere stanchezza, febbre grave e persistente, diarrea, vomito, dolore allo stomaco, mal di testa, dolore al petto e difficoltà respiratorie".
Il Comitato di farmacovigilanza (Prac) dell'Agenzia europea del farmaco Ema sta rivedendo "i dati sui casi di tromboembolia venosa (coaguli di sangue nelle vene)" dopo vaccinazione con l'anti-Covid monodose di Janssen (J&J). Lo comunica l'ente regolatorio Ue al termine dell'ultima riunione del Prac (30 agosto-2 settembre), precisando che "questo problema di sicurezza è distinto dall'effetto collaterale molto raro della trombosi con sindrome da trombocitopenia (Tts, cioè coaguli di sangue associati a piastrine basse)". "Il tromboembolismo venoso - spiega l'Ema - è stato incluso nel piano di gestione del rischio per il vaccino Janssen come problema di sicurezza da indagare, sulla base di una percentuale più elevata di casi osservati all'interno del gruppo vaccinato rispetto al gruppo placebo nei primi studi clinici analizzati per autorizzare questo vaccino. Il Prac valuterà ulteriori dati provenienti da due ampi studi clinici sul vaccino" J&J, "che devono essere presentati a breve dal titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio" del prodotto, "al fine di valutare ulteriormente se la condizione è collegata al vaccino". (Opa/Adnkronos Salute)
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