Il caso

Salvini a processo per Open Arms

L'udienza preliminare non deve valutare se sussiste o meno la responsabilità penale dell'imputato, ma se vi sono elementi sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio e non ci sono elementi per decidere un proscioglimento.

Il Corriere Redazione

17 Aprile 2021 - 19:08

Salvini a processo per Open Arms

Il processo comincerà il prossimo 15 settembre davanti alla seconda sezione del tribunale di Palermo, ed  lì  che saranno accertate eventuali sue responsabilita' dell'agosto 2019 nel blocco della nave della ong spagnola che aveva a bordo 147 migranti.

Reduce da una richiesta di non luogo a procedere per il caso Gregoretti formulata a Catania dalla procura, Matteo Salvini si e' trovato a Palermo davanti a un muro bel piu' alto, rappresentato da un processo. Il leader della Lega, infatti, e' stato rinviato a giudizio nel caso Open Arms. Il processo comincera' il prossimo 15 settembre davanti alla seconda sezione del tribunale di Palermo, ed e' li' che saranno accertate eventuali sue responsabilita' dell'agosto 2019 nel blocco della nave della ong spagnola che aveva a bordo 147 migranti. La decisione del gup Lorenzo Jannelli e' arrivata nel primo pomeriggio, dopo due ore di camera di consiglio e quasi quattro di arringa della difesa. "Ho fatto una ricostruzione oggettiva dei fatti - ha detto la legale di Salvini, Giulia Bongioro - un'arringa che e' durata molto non perche' le questioni siano complesse ma perche' c'erano numerosi errori" nel quadro della procura. "Credo - ha aggiunto - di aver documentato che c'e' stata una serie di violazioni internazionali e che ci sono degli errori oggettivi. A mio avviso il sequestro di persona non c'e' stato perche' non c'e' stata alcuna limitazione ella liberta'. Questa nave aveva la possibilita' di andare ovunque. La necessita' di un approfondimento implichera' solo una cosa - ha concluso - ci sara' una dilatazione di tempi ma alla fine emergera' la verita'".

La fatica di Bongiorno non e' bastata a convincere il gup. L'udienza preliminare, infatti, non deve valutare se sussiste o meno la responsabilita' penale dell'imputato, ma se vi sono elementi sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio e non ci sono elementi per decidere un proscioglimento. E - a quanto si apprende - secondo il gup gli elementi per un proscioglimento non c'erano. A Catania, invece, le stesse udienze preliminari hanno configurato, in modo inedito, un vero e proprio processo, che Bongiorno ha definito un "approfondimento" e che fa ben sperare lei e Salvini in vista del 14 maggio, quando arrivera' la decisione del gup etneo Nunzio Sarpietro. "Vado a processo a testa alta. E' una decisione dal sapore politico, piu' che giudiziario", ha detto Salvini fuori dall'aula bunker, sottolineando di essere "contento" del processo perche' "li' emergeranno le verita' su una ong che e' politica" e al tempo stesso protestando: "Quanto costa - ha chiesto - questa indagine? Quanto costa questo processo politico? Chi paghera'? Sono domande che mi faccio da libero cittadino. Poi se qualcuno mi domanda se torno a casa sereno, torno a casa sereno e non sono preoccupato". Open Arms sembra voler andare oltre lo stesso Salvini e approfittare del processo per "giudicare un pezzo di storia europea e per rimettere al centro i principi democratici su cui si fondano le nostre costituzioni". "Violare un diritto fondamentale come quello della protezione degli esseri umani in mare per fare propaganda politica - ha detto il suo fondatore, Oscar Camps, oggi a Palermo - e' vergognoso e mi fa male come soccorritore. E' importante che si vada avanti, e' assurdo che nel 21mo secolo si sia accettato di mettere in discussione la protezione della vita e della dignita' delle persone". ha affermato Oscar Camps, fondatore di Open Arms. Le parti civili si sono dette "estremamente soddisfatte". "Le contestazioni che sono state mosse dal Tribunale dei ministri - ha detto Daniela Ciancimino di Legambiente - hanno passato, come noi ritenevano, il vaglio dell'udienza preliminare". A Salvini e' giunta la "totale solidarieta'" di Giorgia Meloni e di Fratelli d'Italia "E' scioccante - ha detto Meloni - che venga mandato a processo chi da ministro dell'Interno ha fatto solo quello che il suo mandato gli imponeva di fare: difendere i confini della Nazione e combattere l'immigrazione clandestina di massa". E la solidarieta' del governo, di cui la lega e' parte? "Il segretario del Pd - ha detto salvini - ha gia' espresso solidarieta' mettendo la felpa degli stranieri". 

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