Il Dpcm

Scuola, Draghi se ne lava le mani e scarica sulle regioni la decisione di chiuderle

Alle Regioni e' stato confermato che il numero di 250 contagiati ogni 100mila abitanti sara' il parametro di riferimento per stabilire le chiusure degli istitui scolastici, anche nelle zone arancioni o gialle.

Il Corriere Redazione

02 Marzo 2021 - 15:18

Draghi chiude il primo giro di consultazioni: tutti dichiaratamente con lui, tranne Fratelli d'Italia e, con riserva, Leu

Mario Draghi alle consultazioni

La decisione sara' comunque a carico dei governatori che, secondo quanto apprende l'agenzia Dire, non sarebbero stati concordi nell'assumersi questa responsabilita', preferendo demandarla all'esecutivo.

 Si e' da poco concluso il vertice tra Governo, Regioni ed Enti locali alla presenza anche del Cts, Dell'Iss e del Css, sul dpcm contenente le misure di contrasto al Covid. Durante l'incontro si e' parlato soprattutto di scuola, come dimostra la presenza del titolare del dicastero competente, Patrizio Bianchi. Alle Regioni e' stato confermato che il numero di 250 contagiati ogni 100mila abitanti sara' il parametro di riferimento per stabilire le chiusure degli istitui scolastici, anche nelle zone arancioni o gialle. La decisione sara' comunque a carico dei governatori che, secondo quanto apprende l'agenzia Dire, non sarebbero stati concordi nell'assumersi questa responsabilita', preferendo demandarla all'esecutivo. Presenti al vertice anche i rappresentati di Upi e Anci. I Comuni, per voce del presidente Antonio Decaro, hanno posto l'accento sull'esigenza di contrastare assembramenti e movida serale: "Far si' che si accetti l'interruzione delle lezioni in presenza- ha detto il primo cittadino di Bari- diventa piu' complicato se ogni sera ci sono centinaia di ragazzi in giro nei luoghi della movida".

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