Politica in movimento
28 Febbraio 2021 - 12:55
Beppe Grillo con Conte
Un capo unico, sulla falsariga del ruolo esercitato da Luigi Di Maio prima e Vito Crimi poi, nei panni del reggente. Sarebbe questo, a quanto apprende l'Adnkronos, il ruolo che Beppe Grillo vorrebbe affidare all'ex premier Giuseppe Conte. Con un mandato a termine, da poi rimettere al voto della base. Nel summit alcuni avrebbero sollevato la necessità di affiancare al ruolo politico uno o due vice, per non centralizzare troppo il 'potere' nella mani di un'unica persona.
"Giuseppe Conte ha raccolto l'invito a elaborare nei prossimi giorni un progetto rifondativo con il Movimento 5 Stelle". E' quanto si legge in un post sulla pagina Facebook del M5s. "Una sfida cruciale per il Movimento, una ristrutturazione integrale per trasformarlo in una forza politica sempre piu' aperta alla societa' civile, capace di diventare punto centrale di riferimento nell'attuale quadro politico e di avere un ruolo determinante da qui al 2050 - prosegue il post -. Il Movimento sara' la forza trainante della transizione ecologica e digitale, poggiando pero' su pilastri insostituibili, quei valori originari che lo hanno sempre contraddistinto: la tutela dell'ambiente, l'importanza dell'etica pubblica e della lotta alla corruzione, il contrasto delle diseguaglianze di genere, intergenerazionali, territoriali, la lotta contro le rendite di posizione e i privilegi, la piu' ampia partecipazione dei cittadini alla vita democratica attraverso il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta".
Un capo unico, sulla falsariga del ruolo esercitato da Luigi Di Maio prima e Vito Crimi poi, nei panni del reggente. Sarebbe questo, a quanto apprende l'Adnkronos, il ruolo che Beppe Grillo vorrebbe affidare all'ex premier Giuseppe Conte. Con un mandato a termine, da poi rimettere al voto della base. Nel summit in corso - che vede riunito il quartier generale del Movimento oltre all'ex premier - alcuni avrebbero sollevato la necessità di affiancare al ruolo politico uno o due vice, per non centralizzare troppo il 'potere' nella mani di un'unica persona. Non solo. Altri, tra questi Crimi, avrebbero sottolineato la necessità di non ignorare il voto della base, che ha indicato la strada di una 'governance' a 5 al posto del capo politico, votando la modifica dello statuto in tal senso. Uno dei possibili compromessi, potrebbe essere quello di trasformare il cosiddetto comitato direttivo in una sorta di 'segreteria politica', da affiancare a Conte, ammesso che l'ex premier -presente all'incontro- decida di intestarsi la guida del Movimento. Ma i timori di Grillo, raccontano alcuni beninformati, è che Conte finisca per uscirne 'depotenziato', e il Movimento con lui. Non è possibile, la riflessione che avrebbe fatto il garante ai suoi, che in ogni snodo complicato debba tornare in pista lui in prima persona.
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