La fiducia
17 Febbraio 2021 - 12:19
I voti a favore dell'esecutivo Draghi potrebbero segnare un record, fino ad arrivare intorno a quota 295-298, ma resta l'incognita M5s attraversato da forti tensioni interne. Avrà la meglio il suo appello all'unità oppure le diffidenze per le pieghe che caratterizzano il suo libro dei sogni?
La lotta alla pandemia e' una "trincea dove combattiamo tutti insieme, il virus e' nemico di tutti". Mario Draghi inizia il suo discorso programmatico in Senato, sul quale l'Aula e' chiamata a votare la fiducia, richiamando alla "responsabilita' nazionale" e invocando lo "spirito repubblicano". La battaglia contro il Covid e' "il primo dovere" che il Paese ha davanti, dice e invita i partiti che lo sostengono a mettere da parte le rivalita'. La maggioranza sulla quale puo' contare, anche a Palazzo Madama, e' amplissima: i voti a favore dell'esecutivo Draghi potrebbero segnare un record, fino ad arrivare intorno a quota 295-298, ma resta l'incognita M5s attraversato da forti tensioni interne. Il dissenso interno ai cinquestelle nelle ultime ore si sarebbe ridotto: i No oscillerebbero tra i 30 e i 20, ai quali potrebbe aggiungersi qualche assenza. "Al 99% prevedo di non dare la fiducia al governo con un no o con un'astensione", dice il presidente della commissione antimafia Nicola Morra. E a contenere il disagio in casa 5s punta la creazione dell'intergruppo fra il partito democratico, il Movimento e Liberi e Uguali. L'operazione partita al Senato ha anche l'obiettivo di evidenziare l'esistenza di una maggioranza nella maggioranza e vuole essere un primo passo per la costruzione di una futura alleanza del centrosinistra in vista delle elezioni amministrative. FdI, unico partito a stare all'opposizione e che oggi votera' no alla fiducia, rilancia e chiede a Lega e FI di creare una struttura speculare. Il presidente di FdI dice che ne parlera' direttamente con Berlusconi e Salvini: "penso che anche il centrodestra debba dotarsi di un suo intergruppo per portare avanti il programma elettorale comune". Dalla Lega arriva una prima apertura da parte di Alessandro Morelli: "Se e' una proposta che possa ipotizzare una federazione, io ritengo che sia una cosa positiva".
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