Il lutto sindacale e politico

Addio a Franco Marini, l'abruzzese dell'Italia migliore

Era nato in un pugno di case a San Pio delle Camere, in provincia dell'Aquila, divenne segretario generale della CISL, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo.

Il Corriere Redazione

09 Febbraio 2021 - 10:06

Addio a Franco Marini, l'abruzzese dell'Italia migliore

Il 29 aprile 2006, con 165 voti, Marini divenne presidente del Senato della Repubblica Italiana, e nNel suo discorso di insediamento Franco Marini volle richiamare i suoi colleghi all'unita' dichiarando: "sarò il presidente di tutti voi con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e per quelle dell'opposizione come deve essere in una vera democrazia bipolare, che io credo di aver modestamente contribuito, anche con il mio apporto, a realizzare nel nostro Paese."

Muore all'età di 87 anni Franco MariniiI, sindacalista e politico di lungo corso.  Agli inizi di gennaio era stato ricoverato nel reparto Covid dell'ospedale San Camillo de Lellis di Rieti dopo essere risultato positivo al Coronavirus. Era poi stato dimesso il 27 gennaio scorso. Franco Marini e' stato segretario generale della CISL, presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. Eletto senatore alle elezioni politiche del 2006, fu scelto come candidato alla presidenza del Senato, sfidante dell'altro candidato espresso dalla Casa delle Liberta', il senatore a vita Giulio Andreotti. Il 29 aprile 2006, con 165 voti, Marini divenne presidente del Senato della Repubblica Italiana, e Nel suo discorso di insediamento Franco Marini volle richiamare i suoi colleghi all'unita' dichiarando: "saro' il presidente di tutti voi con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e per quelle dell'opposizione come deve essere in una vera democrazia bipolare, che io credo di aver modestamente contribuito, anche con il mio apporto, a realizzare nel nostro Paese." Il 21 febbraio del 2007, dopo le dimissioni del governo guidato da Romano Prodi, era stato indicato come possibile nuovo Presidente del Consiglio di un eventuale governo tecnico. Tuttavia, pochi giorni dopo il governo Prodi si ripresento' alle camere incassando nuovamente la fiducia. Il 30 gennaio 2008 dopo la caduta del governo Prodi, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli conferi' un mandato esplorativo per formare un governo, Marini accetto' ma dopo quattro giorni rimise l'incarico nelle mani del Capo dello Stato. 

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