Lo scontro politico
08 Dicembre 2020 - 11:39
I tecnici hanno a lungo analizzato i due articoli e i 32 commi della bozza del provvedimento, soffermandosi per piu' di due ore sui poteri sostitutivi da affidare alla squadra di 6 capi-missione chiamati a coordinare l'attuazione del Piano, con la supervisione e il controllo della cabina di regia politica formata dal triumvirato Conte-Gualtieri-Patuanelli.
Non ha portato alla fumata bianca la lunga riunione del pre-consiglio sul decreto ad hoc per la governance del Recovery Plan, terminata a notte fonda. Una riunione, con toni accesi e a tratti molto tesa, che non ha portato a una intesa, in particolare con Italia Viva, sulle norme per la gestione degli oltre 200 miliardi di fondi europei per la ricostruzione post-Covid, tanto che al momento non e' ancora stato convocato il Consiglio dei ministri, ipotizzato per oggi alle 13 o nel pomeriggio alle 16. Si tratta ancora, quindi, per cercare di arrivare a una quadra ed evitare strappi sul piano da presentare nel piu' breve tempo possibile a Bruxelles e al Parlamento. I tecnici hanno a lungo analizzato i due articoli e i 32 commi della bozza del provvedimento, soffermandosi per piu' di due ore sui poteri sostitutivi da affidare alla squadra di 6 capi-missione chiamati a coordinare l'attuazione del Piano, con la supervisione e il controllo della cabina di regia politica formata dal triumvirato Conte-Gualtieri-Patuanelli. Secondo quanto viene riferito l'architettura di massima della governance manterrebbe, almeno per ora, il suo impianto 'a piramide', compreso il coinvolgimento delle parti sociali in un 'Comitato sociale' consultivo. La riunione del preconsiglio, iniziata attorno alle venti e finita dopo le due di notte, non ha pero' portato a una intesa.
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