Il caso
07 Dicembre 2020 - 13:48
Il governatore dell'Abruzzo Marsilio
Solo il 27 novembre, si ricorda nella lettera, "e' stata, per la prima volta, accertata una riduzione dello scenario epidemico, poi confermata dal monitoraggio del 4 dicembre quale effetto diretto delle misure restrittive aggiuntive". Quindi a oggi ancora non ci sono i tempi per una nuova classificazione, che scatterebbe "non prima di mercoledi' 9 dicembre", scrivono in una lettera congiunta i due ministri
"La invitiamo e diffidiamo a revocare ad horas l'ordinanza regionale" con cui l'Abruzzo esce dall'area rossa, "ricordandoLe le gravi responsabilita' che potrebbero derivare dall'applicazione delle misure da Lei introdotte riguardo alla salute dei cittadini abruzzesi". E' quanto scrivono i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza al governatore abruzzese Marco Marsilio. "Ci riserviamo - avvertono i ministri - in mancanza, di intraprendere ogni iniziativa, anche giudiziaria, per garantire l'uniforme applicazione delle misure volte alla gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 e salvaguardare, in particolare, il bene primario della salute delle persone".
L'ordinanza regionale varata da Marsilio, avvertono Boccia e Speranza, "viola l'art. 1 dell'Ordinanza del Ministro della Salute del 5 dicembre 2020 che, classificando la Regione Abruzzo come Regione rientrante nello "scenario di tipo 4" e con un livello di rischio alto" (c.d. Zona Rossa), dispone l'applicazione sul territorio abruzzese delle piu' stringenti misure". Mentre la normativa vigente prescrive che "l'applicazione delle misure relative ad uno scenario inferiore ("zona arancione") consegue all'accertamento della permanenza per quattordici giorni in un livello di rischio o scenario inferiore a quello che ha determinato le misure restrittive ("zona rossa"), come verificato dalla Cabina di regia". La stessa Cabina di regia, invece, nel monitoraggio del 20 novembre "prendendo atto che la Regione si collocava da 3 o piu' settimane a livello di rischio alto", segnalava "criticita' compatibili con un possibile aumento della trasmissibilita' nel breve termine che potrebbe a sua volta collocare la Regione in uno scenario piu' elevato. Tali considerazioni, secondo un principio di precauzione, raccomandano l'opportunita' della misura piu' restrittiva nella Regione Abruzzo". Solo il 27 novembre, si ricorda nella lettera, "e' stata, per la prima volta, accertata una riduzione dello scenario epidemico, poi confermata dal monitoraggio del 4 dicembre quale effetto diretto delle misure restrittive aggiuntive". Quindi a oggi ancora non ci sono i tempi per una nuova classificazione, che scatterebbe "non prima di mercoledi' 9 dicembre".
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