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Rossella Muroni: «Nessuna penalizzazione del tabacco riscaldato, ma neppure privilegi fiscali»

"Non si tratta di mettere una tassa in più ma di togliere un privilegio. Il tabacco riscaldato è l'unica categoria che gode di uno sgravio fiscale pari al 25%. Quindi non si vuole mettere una nuova tassa ma togliere uno sgravio fin troppo generoso".

Il Corriere Redazione

06 Dicembre 2020 - 12:35

Rossella Muroni: «Nessuna penalizzazione del tabacco riscaldato, ma neppure privilegi fiscali»

La deputata Rossella Muroni

Muroni commenta anche la vicenda dei presunti rapporti tra la Philip Morris e Davide Casaleggio: "Se c'e' stata una 'manina' per fare sparire qualcosa dal Decreto rilancio - dichiara la deputata eletta tra le fila di Leu e tra i dirigenti di Green Italia - e' giusto che siano le indagini della magistratura a dirlo ma non bisogna fare polemiche e retroscena, penso pero' che ci sia un problema in questo Paese di non trasparenza tra politica e lobby"

"Non si tratta di mettere una tassa in piu' ma di togliere un privilegio. Il tabacco riscaldato e' l'unica categoria che gode di uno sgravio fiscale pari al 25%. Quindi non si vuole mettere una nuova tassa ma togliere uno sgravio fin troppo generoso". Rossella Muroni, gia' presidente di Legambiente, deputata eletta tra le fila di Leu e tra i dirigenti di Green Italia, all'ITALPRESS spiega la sua nuova battaglia contro il tabacco riscaldato. E' suo un emendamento che intende regolare la tassazione su una tipologia di tabacco. "La decisione - precisa - non incidera' sul prezzo finale per l'acquirente". Per la deputata la riduzione dello sgravio non spingera' i fumatori a tornare verso le "bionde". "In un anno e mezzo da quando e' stato introdotto dal Conte I, lo sgravio non e' riuscito a drogare in maniera profonda il mercato - sottolinea -, sarebbe abbastanza strano che in un anno e mezzo di privilegio tutto sia cambiato".

Muroni commenta anche la vicenda dei presunti rapporti tra la Philip Morris e Davide Casaleggio: "Se c'e' stata una 'manina' per fare sparire qualcosa dal Decreto rilancio - dichiara - e' giusto che siano le indagini della magistratura a dirlo ma non bisogna fare polemiche e retroscena, penso pero' che ci sia un problema in questo Paese di non trasparenza tra politica e lobby. Non c'e' nulla di male che le lobby di qualsiasi tipo vengano da noi parlamentari per proporre una soluzione, ma e' giusto che i rapporti vengano normati". Per Muroni non si tratta di mettere mano ad una legge sul conflitto d'interessi: "Piu' che sul conflitto d'interessi - spiega - penso ad una legge in positivo che riconosca il fatto che il Parlamento deve rappresentare le istanze della societa', d'altronde il mio emendamento nasce da una proposta di CittadinanzaAttiva che rappresenta gli interessi dei cittadini. E' una battaglia portata avanti dai consumatori, non me la sono inventata da sola". 

E su un emendamento del Movimento cinque stelle relativamente all'accisa sui tabacchi e che qualcuno ha gia' insinuato possa essere diretta proprio contro la Philip Morris, Muroni chiarisce: "Ho visto degli emendamenti ma non mi sembrano puntati su una azienda in particolare, se cio' accadesse sarebbe un errore speculare. Non si possono creare norme che colpiscano o favoriscano un'azienda, bisogna invece proteggerle tutte indistintamente".

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