Il braccio di ferro

Azzolina non molla sulla scuola in presenza: «Si rischiano danni psicologici»

La ministra è ancora al lavoro per riportare tutti i ragazzi in classe. Ieri ha incontrato il Comitato Tecnico Scientifico per un aggiornamento. La situazione nelle scuole, assicura, è "monitorata attentamente".

Il Corriere Redazione

14 Novembre 2020 - 20:51

Scuola, Azzolina gioca in difesa e Lopalco le regge la palla: «I contagi da Coronavirus avvengono soprattutto fuori»

La ministra Lucia Azzolina

Due sono gli elementi emersi dalla riunione che la spingono a essere ottimista sul rientro: il dato che i ragazzi più giovani si contagiano meno degli adulti (una tendenza evidenziata, rivendica, anche da "alcuni studi internazionali") e la paura che per gli adolescenti una chiusura prolungata rischierebbe di avere conseguenze "psicologiche anche molto serie", in particolare nelle fasce più deboli della popolazione.

Nonostante l'andamento della pandemia, la ministra dell'Istruzione, Lucia Azzolina, è ancora al lavoro per riportare tutti i ragazzi in classe. Ieri ha incontrato il Comitato Tecnico Scientifico per un aggiornamento. La situazione nelle scuole, assicura, è "monitorata attentamente".Due sono gli elementi emersi dalla riunione che la spingono a essere ottimista sul rientro: il dato che i ragazzi più giovani si contagiano meno degli adulti (una tendenza evidenziata, rivendica, anche da "alcuni studi internazionali") e la paura che per gli adolescenti una chiusura prolungata rischierebbe di avere conseguenze "psicologiche anche molto serie", in particolare nelle fasce più deboli della popolazione.La ministra ne ha parlato anche con un gruppo di genitori e insegnanti della Campania, che l'hanno contattata per timore di una recrudescenza della dispersione scolastica e del disagio sociale nei loro territori: "Condivido le loro preoccupazioni", afferma. Nel tardo pomeriggio di sabato, l'unità di crisi della Campania fa sapere che le scuole d'infanzia e le prime elementari della Regione riprenderanno dal 24 novembre, "previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni". Per gli altri ordini e gradi, la didattica resta a distanza. La Calabria invece, con un'ordinanza firmata oggi dal presidente facente funzioni della Giunta regionale, Nino Spirlì, sospende tutte le attività in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado dal 16 al 28 novembre. In un post su Facebook, Azzolina fa cenno al movimento #SchoolsForFuture messo in moto da alcuni ragazzi che, da Nord a Sud, hanno espresso la voglia di tornare in classe manifestando. 'Fondatrice' del movimento è Anita, dodicenne torinese che da giorni segue le lezioni collegata in streaming dai gradini della sua scuola media, la Italo Calvino. Azzolina l'ha sentita telefonicamente qualche giorno fa per assicurarle l'impegno suo e di tutto l'esecutivo per far tornare tutti in presenza. Ai ragazzi del neonato movimento la ministra ribadisce: "Lavoriamo per evitare che siano gli studenti a pagare conseguenze troppo alte a causa di questa emergenza. Possiamo farcela, collaborando fra Istituzioni". Così è accaduto ieri a Palermo, dove il sindaco Leoluca Orlando ha fatto un passo indietro, sospendendo l'ordinanza sulla chiusura delle scuole dell'obbligo, annunciata il 12 novembre. Una decisione presa dopo una mattinata di colloqui con il ministro della Salute, Roberto Speranza, la titolare di Viale Trastevere e con il presidente della Regione Nello Musumeci, che lo hanno rassicurato sulla situazione della città. Una serrata dei cancelli evitata "con il dialogo e il reciproco impegno", spiega Azzolina: "Questo è fare politica. Questo è avere senso dello Stato e pensare al bene dei nostri ragazzi".

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