La bozza

Coprifuoco dalle 22 alle 5, stop agli spostamenti nelle regioni a rischio: ecco come si presenta il nuovo Dpcm

Le nuove misure restrittive sono previste in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre. "Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute".

Il Corriere Redazione

03 Novembre 2020 - 17:52

Coronavirus, Conte: «il blocco totale del Paese sarà prorogato»

Giuseppe Conte

Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell'Iss - quelle caratterizzate da uno scenario di 'elevata gravita' e quelle nelle quali ci sono situazioni di 'massima gravita' - "e' vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori". 

 "Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 5 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre 2020". E' quanto si legge nella bozza del Dpcm che il governo si prpesta a discutere con le Regioni

Coprifuoco' alle 22. L'ultimo dubbio sul dpcm che dovrebbe vedere la luce in serata, e' stato sciolto dal premier Giuseppe Conte in persona. Con una parte del Pd a favore dello stop alla circolazione alle 21 e Italia viva propensa alla chiusura un'ora dopo, il ragionamento che ha preso piede nel governo riguarda le attivita' che effettuano vendita in asporto. Consentire la circolazione delle persone fino alle 22 favorisce degli esercizi commerciali gia' penalizzati dalla limitazione della vendita diretta. Favorevoli alla procastinazione anche le regioni. Al momento, con il testo del dpcm che viene consegnato alle regioni, non ci sarebbero altre questioni aperte. E' stata formalizzata, a quanto si apprende, la didattica in presenza fino alla prima media anche per le regioni rosse. Per le altre didattica in presenza fino alla terza media. Confermato anche il divieto di ingresso e uscita dalle regioni rosse, salvo motivi di lavoro, salute o necessita'. Al tavolo politico e' stato sottolineato da piu' parti, ad esempio dalla ministra Teresa Bellanova, l'importanza di assicurare ristori adeguati alle attivita' che venissero chiuse a seguito del dpcm, e di inquadrare l'intero provvedimento in una cornice di consenso generale.

Nelle aree ad alto rischio che ricadono negli scenari 3 e 4 indicati nel documento dell'Iss - quelle caratterizzate da uno scenario di 'elevata gravita' e quelle nelle quali ci sono situazioni di 'massima gravita' - "e' vietato ogni spostamento in entrata e uscita dai territori". E' quanto prevede la bozza del nuovo Dpcm secondo il quale il provvedimento - che sara' adottato con ordinanze del ministro della Salute - puo' riguardare intere "Regioni o parti di esse". La differenza tra le zone che ricadono nello scenario 3 e in quelle che rientrano nel 4 sta nel fatto che in queste ultime sono vietati anche gli spostamenti "all'interno dei medesimi territori", dunque a livello comunale e provinciale. 

"Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione delle. La chiusura non e' disposta per farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, e punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole". Si legge nella bozza del Dpcm.

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