Il summit prima delle decisioni
01 Novembre 2020 - 10:40
Nella foto, Boccia, Conte e Speranza
Tra i presidenti Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Luca Zaia (Veneto), Giovanni Toti (Liguria), Donato Toma (Molise), Michele Emiliano (Puglia), Vincenzo De Luca (Campania), Donatella Tesei (Umbria), Marco Marsilio (Abruzzo), Alberto Cirio (Piemonte), Eugenio Giani (Toscana). Partecipano anche Antonio Decaro (Anci) e Michele De Pascale (Upi).
E' iniziata la riunione di coordinamento convocata dal ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia con Regioni, Anci e Upi in vista del nuovo Dpcm del premier Conte, previsto per domani, con misure piu' stringenti anti coronavirus. In collegamento anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Tra i presidenti Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia), Luca Zaia (Veneto), Giovanni Toti (Liguria), Donato Toma (Molise), Michele Emiliano (Puglia), Vincenzo De Luca (Campania), Donatella Tesei (Umbria), Marco Marsilio (Abruzzo), Alberto Cirio (Piemonte), Eugenio Giani (Toscana). Partecipano anche Antonio Decaro (Anci) e Michele De Pascale (Upi).
Il lockdown e' scongiurabile, ma ci sono 48 ore per evitare il peggio nell'emergenza Covid in Italia. A dirlo e' il ministro della Salute, Roberto Speranza, che in un colloqui con il Corriere della Sera avverte: "la curva epidemiologica e' ancora molto alta: o la pieghiamo, o andiamo in difficolta'". "Le terapie intensive" dice, "non sono il problema fondamentale di questi giorni e per qualche settimana saranno ancora abbastanza gestibili. Ma i prossimi due giorni saranno dirimenti: "abbiamo 48 ore per provare a dare una stretta ulteriore c'e' troppa gente in giro". A rischio, innanzitutto, le scuole. "La curva sta subendo un'impennata cosi' rapida che rischia di mettere in discussione dalla didattica in presenza" avverte Speranza, "L'idea del governo e' sempre quella di non toccare le scuole, vogliamo difenderle il piu' possibile, ma purtroppo dobbiamo farlo dentro il contesto di un'epidemia punto la scuola non e' intangibile". Il fronte caldo, comvlude, e' la Lombardia, dove "c'e' bisogno di interventi forti". "E' una delle aree del Paese che si trovano in condizioni peggiori" spiega, "Sulla base dei dati del comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe sala e valutiamo le decisioni da prendere".
La chiusura tra Regione è "scontata" così come gli interventi forti anche in Lombardia. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in un'intervista al Corriere della Sera. "Sulla base dei dati del Comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe Sala e valutiamo le decisioni da prendere", precisa il ministro che non vuole definire la Lombardia zona rossa. "espressione che non mi piace". Sui tamponi, infine, "non si dica che ne facciamo pochi, perché solo ieri ne abbiamo fatti 215 mila", aggiungendo che "da lunedì i medici di medicina generale e i pediatri potranno fare i tamponi antigenici . Contiamo di arrivare a centomila al giorno in più".
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