Si cercano le modalità

Conte apre al tavolo con le opposizioni sull'emergenza Covid

L'obbiettivo del premier e' "coinvolgere tutti gli attori", nel momento in cui potrebbero essere assunte decisioni drastiche contro il virus, lockdown locali o generalizzati, gia' nelle prossime ore.

Il Corriere Redazione

31 Ottobre 2020 - 20:45

Conte apre al tavolo con le opposizioni sull'emergenza Covid

Il confronto di Conte con le opposizioni il 10 marzo 2020

Si pensa a una sorta di commissione speciale bicamerale, soluzione pero' gia' esaminata e bocciata dal centrodestra lo scorso marzo. Oppure un'altra via sarebbe quella di mettere a regime, come appuntamento fisso, la riunione tra governo e i capigruppo di opposizione, come accaduto sabato scorso. 

"Ho chiamato i presidenti di Camera e Senato: ho chiesto loro se c'e' la possibilita' di trovare uno strumento o un luogo dove confrontarsi in tempi rapidi con il Parlamento". Mentre i contagi continuano a salire, anche oggi oltre 30mila positivi, Giuseppe Conte dalla festa de "Il Foglio" rilancia con forza il dialogo con l'opposizione. L'obbiettivo del premier e' "coinvolgere tutti gli attori", nel momento in cui potrebbero essere assunte decisioni drastiche contro il virus, lockdown locali o generalizzati, gia' nelle prossime ore. Luigi Di Maio, e' d'accordo: "In una fase come questa - sottolinea il ministro degli Esteri - una cabina di regia con le opposizioni e' solo un passaggio naturale". Una cabina di regia che potrebbe essere coordinata dal ministro della Salute Roberto Speranza. Anche il Pd si dice disponibile. Tuttavia Andrea Orlando, chiede che "dal metodo si passi al merito". "Se si vuol rendere costruttivo quel metodo - incalza - e' necessario che le opposizioni cambino tono: basta parlare di dittatura sanitaria e anti europeismo da comizio". E in effetti, malgrado la gravita' della situazione, le premesse per un cambio di fase pare che non ci siano: Giorgia Meloni, su Repubblica, ricorda che il "tavolo" e' il Parlamento e attacca a testa bassa il governo accusandolo di "non aver fatto nulla" per evitare questa seconda ondata. Le stesse parole usate dal segretario della Lega Matteo Salvini, secondo cui l'esecutivo "dice che ascolta ma non fa nulla". Toni diversi da Giancarlo Giorgetti. L'ex sottosegretario alla Presidenza ricorda a Di Maio che la proposta di una cabina di regia venne avanzata della Lega addirittura a marzo, ma invano. "Sinora - ragiona - il governo s'e' ritenuto autosufficiente e non ci ha mai coinvolto. Ora che la situazione si fa particolarmente delicata qualcuno ha cominciato a pensare di avere il buon senso di collaborare. Noi disponibili - chiarisce - ma sinora solo telefonate di cortesia". Possibilista anche il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani: "Abbiamo fatto proposte chiare e precise al governo vediamo cosa rispondono". Gli uffici di Montecitorio e Palazzo Madama sono gia' al lavoro per individuare questo "strumento o luogo" richiesto dal premier, tuttavia si fa notare che si tratta di navigare in mare aperto. L'approdo finale dipendera' inevitabilmente dalle condizioni politiche reali. Insomma, prima di parlare di formule astratte - si ragiona nei palazzi - bisogna capire come l'esecutivo e il centrodestra riusciranno a superare le tensioni delle ultime settimane. Un primo segnale, Giuseppe Conte, lo offrirebbe gia' lunedi'. Anticipare il confronto parlamentare prima dell'eventuale diffusione del nuovo dpcm ha proprio lo scopo di venire incontro alle opposizioni. Detto questo, strumenti ad hoc permanenti non esistono, ma si fanno solo ipotesi. C'e' chi pensa a una sorta di commissione speciale bicamerale, soluzione pero' gia' esaminata e bocciata dal centrodestra lo scorso marzo. Un'altra via, infine, sarebbe quella di mettere a regime, come appuntamento fisso, la riunione tra governo e i capigruppo di opposizione, come accaduto sabato scorso. 

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