Il messaggio del Capo dello Stato

Mattarella chiede unità ma è scontro su De Luca

Il messaggio e' chiaro: le istituzioni devono rimanere coese e collaborare per fronteggiare la crisi pandemica e quella economica che porta con se'.

Il Corriere Redazione

24 Ottobre 2020 - 14:01

Mattarella ad Ariano Irpino per rendere omaggio a "Biogem",  la cittadella della scienza voluta dall'accadiese Salvatore

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Le ceneri degli scontri di Napoli non si sono ancora posate quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella appare in video per portare il suo saluto all'Unione Nazionale dei Comuni, delle Comunita' e degli Enti Montani.

La parola d'ordine e' "coesione": tra i livelli istituzionali e nelle realta' sociali e produttive del Paese. Le ceneri degli scontri di Napoli non si sono ancora posate quando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella appare in video per portare il suo saluto all'Unione Nazionale dei Comuni, delle Comunita' e degli Enti Montani. Il messaggio e' chiaro: le istituzioni devono rimanere coese e collaborare per fronteggiare la crisi pandemica e quella economica che porta con se'. Certamente, al capo dello stato non devono essere sfuggite le tensioni tra governo centrale, Regioni e Comuni che hanno preceduto e accompagnato il varo del decreto del presidente del consiglio dei ministri con le misure mirate contro il virus. Misure che, in alcuni casi, i sindaci hanno fatto capire di non poter garantire. Di qui le parole di Mattarella: La "responsabilita' comune nel difendere il bene primario della vita, contenendo il contagio e affrontandone le conseguenze, sanitarie, sociali, economiche, ci fa comprendere ancor meglio l'importanza di una leale e fattiva collaborazione tra le Istituzioni della Repubblica". E ancora: "Tutte le articolazioni dell'ordinamento democratico, per servire il benessere della societa' e lo sviluppo dei territori, sanno di dover operare sempre con spirito di unita' e di coesione, consapevoli dei tanti interessi comuni". 

Un richiamo al quale pare unirsi anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, declinandolo pero' sul piano dei rapporti tra istituzioni e comparti produttivi: premettendo che le prossime settimane saranno complesse e non si potra' in alcun modo abbassare la guardia, il presidente del Consiglio sottolinea come "il cantiere della nuova Italia e' aperto e per questo avremo bisogno dell'aiuto e della collaborazione di tutti gli italiani". Per "cantiere", il premier si riferisce a tutti i dossier, dalle riforme alle misure economiche, che hanno l'obiettivo di sostenere gli imprenditori in una fase particolarmente complessa. Parole che Conte accompagna con una ammissione: "Siamo consapevoli che non tutte le misure sono arrivate con la tempestivita' necessaria". Per questo chiede che la pubblica amministrazione migliori le proprie performance per aiutare "velocemente e concretamente le imprese". Appelli all'unita' che arrivano dopo gli scontri di Napoli. Il timore che il tessuto sociale non avrebbe retto a nuove misure stringenti circolavano nei giorni scorsi in ambienti parlamentari e oggi, seppure la maggior parte dei leader politici di maggioranza si siano soffermati a condannare le violenze e ad esprimere solidarieta' ai giornalisti e agli agenti feriti, dall'opposizione si punta il dito verso il governatore campano Vincenzo De Luca, accusato di soffiare sul fuoco. "La violenza va sempre condannata. De Luca ha enormi responsabilita', noi da giugno chiedevamo il suo commissariamento per le gravi falle del sistema sanitario campano. Ma nessuno ha il diritto di mettere a soqquadro la citta' e aggredire le forze dell'ordine, chi lo fa e' un criminale", dice Antonio Tajani, vice presidente di Forza Italia. Per Giorgia Meloni "e' stato irresponsabile, da parte del Governo e del governatore della Campania De Luca, parlare dell'ipotesi di un altro lockdown senza prima spiegare come le Istituzioni si sarebbero occupate di chi rischia di perdere la sua unica fonte di reddito con una nuova chiusura". Mentre epr Matteo Salvini le responsabilita' di quanto accaduto a Napoli sono da attribuire alla "confusione, ai ritardi, all'impreparazione e all'incapacita' del governo" che "stanno esasperando milioni di cittadini perbene in tutta Italia. Non e' possibile che la cura sia peggiore del male".

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