Lo scontro politico
26 Settembre 2020 - 23:35
L'assenza di Alessandro Di Battista preoccupa gli altri big, incerti su quelle che saranno le prossime mosse dell'ex deputato.A far sentire la sua voce, sia pure come da personaggio, anche Beppe Grillo.
Un ultimo (disperato) tentativo di unità. Nel pieno della bufera il M5S e i suoi leader - anche se non tutti - provano ad evitare la 'catastrofe'. L'atto 'politico', come spesso accade nel mondo pentastellato, si risolve con un like messo ad un post pubblicato su Facebook. "Il MoVimento ha sempre dimostrato la sua forza di cambiamento quando è unito, quando tutti parlano la stessa lingua e remano nella stessa direzione. Anche quando si discute. Anche quando si sbaglia. Ed errori ne facciamo, ne abbiamo fatti e ne faremo probabilmente, perché solo chi fa, sbaglia. Siamo la forza propulsiva di questa legislatura e ci siamo caricati sulle spalle la responsabilità di trainare il Paese fuori dall'immobilismo nel quale era impantanato da decenni", si legge sulla pagina del M5S. Il richiamo all’unità viene condiviso da tutto lo stato maggiore. Dal capo politico, Vito Crimi, ai capigruppo di Camera e Senato, Davide Crippa e Gianluca Perilli, e i loro vice, Ricciardi e Maiorino. Da Luigi Di Maio, ai ministri Azzolina, Bonafede, Catalfo, Costa, Dadone, D’Incà, Patuanelli, compreso il sottosegretario alla presidenza, Riccardo Fraccaro. Fra le condivisioni anche anche quelle dei sottosegretari Agea, Buffagni, Cancelleri, Di Stefano, Orrico, Todde e Traversi, oltre numerosi portavoce nazionali e locali.Fatto l'appello, però, le assenze suonano evidenti. Non c'è Roberto Fico, che definisce "inevitabile" la crisi del movimento. Il presidente della Camera prova a guardare oltre: "Penso che nella fase che porterà agli Stati generali, da qui a medio termine vada nominata una governance. Sarà fondamentale garantire la massima partecipazione nelle scelte e la più ampia collegialità nelle proposte. L'epoca del capo politico vista finora è tramontata - scandisce - ora sarebbe meglio eleggere un portavoce nazionale e una struttura collegiale: sulle decisioni importanti vanno consultati gli iscritti, online". Anche Roberta Lombardi crede sia necessario che "ministri e big" restino fuori dal direttorio e anche lei non rilancia l'appello all'unità. Tra quelli che mancano, poi, c'è Alessandro Di Battista e la sua è un'assenza che preoccupa gli altri big, incerti su quelle che saranno le prossime mosse dell'ex deputato.A far sentire la sua voce, sia pure come da personaggio, anche Beppe Grillo. Il fondatore del movimento pubblica un video sui social in cui mette in vendita (con tanto di link su ebay) una pietra pomice. "Pietra pomice firmata dall'elevato. Serve a pulire, grattare a smerigliare il cervello della stupidità umana - dice - Pietra pomice firmata dall'elevato in vendita su ebay a mille euro al pezzo, di meno non posso fare. Smerigliatevi, pulitevi, grattatevi l'anima con la pietra filosofale, smerigliatrice dell'elevato". Il messaggio è chiaro. O no?
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