Conte risponde con i numeri dei contagiati e dei morti

Fronte (quasi) bipartisan contro i negazionisti del Coronavirus, Di Maio da Foggia sbotta: «Rabbrividisco»

I negazionisti alzano la voce, inveendo contro governo e partiti, leader e ministri, con tante bandiere inneggianti a Donald Trump, slogan e sceneggiate a favore di camera, tipo le foto di Papa Francesco e Beppe Grillo bruciate o i fischi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Il Corriere Redazione

06 Settembre 2020 - 01:27

Fronte (quasi) bipartisan contro i negazionisti del Coronavirus, Di Maio da Foggia sbotta: «Rabbrividisco»

Luigi Di Maio a Foggia

La maggioranza è compatta sul fronte anti-negazionisti. Anche Luigi Di Maio usa parole durissime: "Rabbrividisco all'idea che una serie di esponenti politici che vanno in giro a dire che il virus non esiste, che la mascherina non serve, potevano stare al governo di questo Paese, in questo momento".

No mask in piazza a Roma. I negazionisti alzano la voce, inveendo contro governo e partiti, leader e ministri, con tante bandiere inneggianti a Donald Trump, slogan e sceneggiate a favore di camera, tipo le foto di Papa Francesco e Beppe Grillo bruciate o i fischi al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Non sono tanti, ma nemmeno un gruppetto sparuto: se ne conta almeno un migliaio tra No vax, forze di ultradestra e qualche 'personaggio' in cerca di popolarità. Sul palco si alternano oratori e politici, mattatrice della giornata la deputata ex grillina Sara Cunial, assieme al consigliere regionale del Lazio, altro ex M5S, Davide Barillari, che ha addirittura denunciato Nicola Zingaretti per "istigazione alla rivolta".La 'colpa' del governatore - a loro modo di vedere - è quella di aver condannato la manifestazione senza se e senza ma. "La manifestazione è un errore. Rispettate vittime, famiglie, operatori della sanità, i sacrifici degli italiani - ha scritto sui suoi canali social -. Il Covid non si nega, si combatte. Chiedo a tutta la politica di prendere le distanze da questa follia". La maggioranza è compatta sul fronte anti-negazionisti. Anche Luigi Di Maio usa parole durissime: "Rabbrividisco all'idea che una serie di esponenti politici che vanno in giro a dire che il virus non esiste, che la mascherina non serve, potevano stare al governo di questo Paese, in questo momento". L'obiettivo del ministro degli Esteri è chiaro. E per questo loda Giuseppe Conte: "Io mi sento rassicurato che lui sia il presidente del Consiglio in questo momento storico in cui potevano stare al governo quelli che dicono che ci possiamo assembrare, che non servono le mascherine e che il virus è tutta una montatura". Ai no mask lascia un messaggio inequivocabile: "Chiedo di portare almeno rispetto per i familiari dei morti". Anche il presidente del Consiglio interviene sul tema, riservando un commento secco: "A coloro che pensano la pandemia non esista rispondiamo con i numeri, 274mila contagi e 35mila decessi". Ma il coro è quasi unanime, dal Pd a Leu, da Italia viva a Forza Italia: tutti condannano chi nega il Covid. Da destra, invece, rimane in silenzio il leader della Lega, Matteo Salvini, mentre Giorgia Meloni mette nel mirino i suoi avversari politici: "Mi stupisce l'assenza di Di Maio e Zingaretti alla manifestazione dei no mask". Dice con amara ironia il leader di Fratelli d'Italia, argomentando: "Anche io sono stata molto preoccupata dai negazionisti del Pd e del M5S, che mandavano mascherine e respiratori in Cina quando avevano tutte le informazioni necessarie per portare il governo a dotare gli italiani di questi strumenti". L'autunno politico, insomma, si prospetta caldissimo.

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