Dopo il caos di ieri sera

Il decreto elezioni ottiene la fiducia in Senato, ora è legge: ecco cosa contiene

Il decreto ha superato il voto di fiducia con 158 si', nessun no e nessun astenuto. I senatori presenti erano 162, i votanti 158, la maggioranza ferma a 80 voti. Cio' poiche' Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega non hanno partecipato nemmeno oggi al voto.

Il Corriere Redazione

19 Giugno 2020 - 11:14

Il decreto elezioni ottiene la fiducia in Senato, ora è legge: ecco cosa contiene

Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, elezioni comunali, regionali e politiche suppletive. Sono queste le consultazioni elettorali che verranno accorpate in un unico election day che si terrà in due giorni (domenica e lunedì) dopo l'estate, secondo quanto prevede il decreto Elezioni, approvato in via definitiva in aula al Senato con voto di fiducia.

Nell'Aula del Senato il dl Elezioni, nel testo giunto dalla Camera, ha superato il voto di fiducia con 158 si', nessun no e nessun astenuto. Come noto, il voto e' stato ripetuto stamane dopo l'annullamento di quello di ieri, causa sopraggiunta verifica che ha mostrato come mancasse il numero legale. I senatori presenti erano 162, i votanti 158, la maggioranza ferma a 80 voti. Cio' poiche' Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega non hanno partecipato nemmeno oggi al voto. Il provvedimento ora e' legge.

LA SCHEDA

Referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari, elezioni comunali, regionali e politiche suppletive. Sono queste le consultazioni elettorali che verranno accorpate in un unico election day che si terrà in due giorni (domenica e lunedì) dopo l'estate, secondo quanto prevede il decreto Elezioni, approvato in via definitiva in aula al Senato con voto di fiducia. Probabilmente si tornerà alle urne nel mese di settembre: il Governo è intenzionato a fissare le date del 20 e del 21 settembre (con i ballottaggi ad inizio ottobre), ma le opposizioni, in particolare Fratelli d'Italia, non sono d'accordo con le date ipotizzate e chiedono di rinviare di almeno una settimana il voto. Sia alla Camera che al Senato si è discusso a lungo delle date. Le opposizioni lamentano che la scelta del 20 settembre obbligherebbe i partiti a svolgere la campagna elettorale e la raccolta delle firme per la presentazione delle liste in pieno agosto. Con difficoltà evidenti. In ogni caso, un'intesa è stata raggiunta sulla par condicio, la riduzione del numero delle firme e la modifica delle leggi regionali. Vediamo nel dettaglio i contenuti. 

QUATTRO ELEZIONI LOCALI Le consultazioni interessate dal provvedimento sono: elezioni suppletive per la Camera e il Senato, quelle dei consigli comunali e circoscrizionali, dei consigli provinciali e dei presidenti delle province, elezioni per il rinnovo dei consigli regionali e per l'elezione del presidente nelle regioni a statuto ordinario.

REFERENDUM Una delle novità inserite alla Camera prevede l'accorpamento obbligatorio del referendum per il taglio dei parlamentari con le altre 4 consultazioni. La riforma, nel caso il referendum si concluda positivamente, ridurrà il numero di deputati (400) e senatori (200). 

ELECTION DAY IN DUE GIORNI Le cinque consultazioni verrano dunque svolte in contemporanea in due giorni. Domenica dalle 7 alle 23, e nella giornata di lunedì, dalle 7 alle 15. I RINVII Per quanto riguarda le elezioni suppletive, viene fissato il termine per lo svolgimento delle elezioni per i seggi dichiarati vacanti entro il 31 luglio 2020 in 240 giorni dalla dichiarazione della vacanza, rispetto ai 90 giorni previsti dalla legge elettorale. Per le elezioni comunali e circoscrizionali, il turno annuale ordinario del 2020 viene spostato ad una domenica compresa tra il 15 settembre e il 15 dicembre, anziché tra il 15 aprile e il 15 giugno. Nello stesso periodo si voterà anche per l'elezione dei consigli comunali e circoscrizionali che devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza del mandato, se le condizioni che rendono necessarie le elezioni si sono verificate entro il 27 luglio 2020. Viene prolungata di tre mesi la durata in carica dei consigli regionali il cui rinnovo è previsto entro il 2 agosto 2020 e si stabilisce che le elezioni si svolgano nei 70 giorni successivi o nella domenica compresa nei sei giorni ulteriori. Con questo vincolo si andrà al voto non prima del 20 settembre. Si prevede inoltre che le elezioni dei presidenti di provincia e dei consigli provinciali in scadenza nel 2020 si svolgano entro 90 giorni dalle elezioni dei consigli comunali con la conseguente proroga della durata del mandato fino al rinnovo degli organi. 

PAR CONDICIO In aula è stato presentato (e approvato) un emendamento della commissione Affari costituzionali alla Camera, frutto dell'intesa tra maggioranza e opposizioni, che prevede che la commissione di Vigilanza Rai e l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) operino in modo tale "da evitare posizioni di svantaggio rispetto allaccesso ai mezzi informazione e per la comunicazione politica durante le campagne elettorali e referendaria", possibili in relazione alla pandemia da Coronavirus. 

LEGGI REGIONALI La seconda parte dell'accordo riguarda invece le Regioni. In particolare, è stato approvato un odg con cui il Governo si è impegnato a chiedere alle Regioni di evitare che vengano modificate leggi elettorali locali. L'unica eccezione è per la preferenza di genere, che potrà essere inserita modificando i testi anche con i consigli in scadenza. Sul punto le opposizioni avevano presentato degli emendamenti, repinti in aula ma confluiti in un impegno dell'odg. RIDUZIONE FIRME Vista l'emergenza sanitaria, è stato ridotto ad un terzo il numero minimo di sottoscrizioni richieste per la presentazione delle liste e candidature per le elezioni comunali e per le elezioni regionali, salvo diversa disposizione adottata, per queste ultime, dalle regioni. 

RISPETTO REGOLE EMERGENZA Sempre con il fine di prevenire il rischio di contagio da Covid-19, il decreto dispone che le elezioni e il referendum si svolgano nel rispetto delle modalità operative e precauzionali previste dai protocolli sanitari di sicurezza adottati dal Governo. Con l'uso di mascherine e il rispetto del distanziamento.

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