Il sondaggio

Gli italiani hanno più fiducia in Draghi che in Conte, la Meloni è la leader politica maggiormente apprezzata

E' l'ex presidente della Bce Mario Draghi, con il 59,3% dei consensi, la personalita' che registra la maggiore fiducia da parte degli italiani. Segue il premier Giuseppe Conte, con il 57,1% degli intervistati

Il Corriere Redazione

05 Giugno 2020 - 10:29

Gli italiani hanno più fiducia in Draghi che in Conte, la Meloni è la leader politica maggiormente apprezzata

Mario Draghi

Tra i leader politici, la fiducia in Giorgia Meloni di FdI si attesta al 33,2%, seguita da Matteo Salvini della Lega al 31,2%, Nicola Zingaretti del Pd al 30,4%, Luigi Di Maio del M5S al 22,5%, Silvio Berlusconi di Forza Italia al 19,9% e Matteo Renzi di Italia Viva all'11%

E' l'ex presidente della Bce Mario Draghi, con il 59,3% dei consensi, la personalita' che registra la maggiore fiducia da parte degli italiani. Segue il premier Giuseppe Conte, con il 57,1% degli intervistati che hanno detto di avere molta o abbastanza fiducia nel presidente del Consiglio. Sono alcuni dei risultati emersi dal sondaggio realizzato dall'istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Tra i leader politici, la fiducia in Giorgia Meloni di FdI si attesta al 33,2%, seguita da Matteo Salvini della Lega al 31,2%, Nicola Zingaretti del Pd al 30,4%, Luigi Di Maio del M5S al 22,5%, Silvio Berlusconi di Forza Italia al 19,9% e Matteo Renzi di Italia Viva all'11%. Alta la fiducia anche in alcuni dei presidenti di Regione: ha molta o abbastanza fiducia nel presidente del Veneto Luca Zaia il 49,7% degli intervistati, segue il presidente della Campania Vincenzo De Luca con il 43,4%, poi il presidente dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini con il 37,1% e il presidente della Lombardia Attilio Fontana con il 24,9%.

Il sondaggio ha registrato anche un buon tasso di apprezzamento per il Governo Conte: ha molta o abbastanza fiducia nell'esecutivo il 52,9% degli intervistati. La ricerca scende anche nel dettaglio su come si sia comportato il Governo in campo sanitario ed economico dall'inizio dell'emergenza coronavirus: il 70,8% ha un giudizio molto o abbastanza positivo dell'operato del Governo per proteggere la salute dei cittadini. Minore il plauso sugli interventi economici, sui quali il 53,3% ha un giudizio molto o abbastanza negativo. Tra le misure a sostegno dell'economia, per il 24,8% degli intervistati la piu' efficace e' stata la cassa integrazione per i lavoratori dipendenti, seguita dal reddito d'emergenza per le famiglie piu' povere (19,5% del campione), il bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi (14,1% del campione), i tagli e rinvii delle scadenze fiscali per le aziende (11% del campione) e i prestiti per le aziende garantiti dallo Stato (7,5% del campione). Non sa cosa rispondere il 23,0% degli intervistati. Nella gestione dell'emergenza, per la maggior parte degli intervistati, pari al 35,4% non c'e' stato squilibrio tra Stato e Regioni nella divisione dei poteri. Le Regioni hanno avuto troppi poteri rispetto allo Stato centrale per 28,5% del campione, contro il 21,8% che ritiene che lo Stato centrale abbia avuto troppi poteri rispetto alle Regioni. Non esprime un giudizio il 14,3%.

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