La polemica

Alta tensione tra la Meloni e Palazzo Chigi sull'Altare della Patria

Resta alta la tensione fra Palazzo Chigi e opposizione sul diniego del Ministero della Difesa al Centrodestra di deporre una corona d'alloro all'Altare della Patria il 2 giugno

Il Corriere Redazione

31 Maggio 2020 - 08:46

Il partito di Giorgia Meloni ha puntato il dito in particolare contro lo staff del presidente del consiglio, Giuseppe Conte, che dichiara di «non hanno avuto alcun ruolo nella diffusione della notizia riguardante la richiesta di svolgere un'autonoma iniziativa, all'Altare della Patria, per la celebrazione del 2 giugno».

Resta alta la tensione fra Palazzo Chigi e opposizione sul diniego del Ministero della Difesa al Centrodestra di deporre una corona d'alloro all'Altare della Patria il 2 giugno, al termine della manifestazione nazionale convocata a Roma con i Leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha puntato il dito in particolare contro lo staff del presidente del consiglio, Giuseppe Conte; la stessa Meloni ha scritto sul suo account di Facebbok: "Sono letteralmente scioccata dai metodi che Conte e la sua cricca utilizzano a Palazzo Chigi. Facciamo chiarezza: 1. Per il 2 giugno abbiamo organizzato una manifestazione come centrodestra non lontano dall'Altare della Patria; 2. Trattandosi della Festa della Repubblica, una ricorrenza che rappresenta tutti gli italiani, abbiamo pensato fosse giusto deporre una corona d'alloro al Milite Ignoto; 3. Abbiamo presentato la richiesta al Ministero competente, che l'ha inoltrata a Palazzo Chigi; 4. Alle 18 di oggi [ieri, ndr] apprendiamo DAI GIORNALI che la richiesta è stata rifiutata. Qualcuno da Palazzo Chigi si è messo a chiamare tutti i giornalisti per raccontare che la richiesta era stata rifiutata perché la deposizione di fiori era considerata irrispettosa del Presidente della Repubblica che già la depone in rappresentanza di tutti; 5. Quando i giornalisti avvertiti hanno cominciato a chiamarci noi non sapevamo nulla perché ancora attendevamo una risposta; 6. La risposta, con il diniego, a noi è arrivata alle 20. Motivazione del no? "Impossibilità tecnica". Morale: volevamo solo deporre una corona d'alloro in memoria del Milite Ignoto. Se in quel giorno non era possibile, o non era istituzionalmente rispettoso, bastava dirlo. Invece si è pensato che anche questo nostro gesto fosse un'occasione per fare propaganda contro di noi. Perciò lo staff del premier ha passato il pomeriggio a chiamare tutti i giornali per raccontare una versione che serviva a screditarci, senza che nessuno avesse mai parlato della questione con noi. Questi sono i metodi di Palazzo Chigi ai tempi della gestione Conte/Casalino. Nessun rispetto, nessuna lealtà, nessuna regola. Solo l'utilizzo estremo delle istituzioni come fossero uno zerbino. Vergogna». Palazzo Chigi ha replicato nella tarda serata di ieri con una nota: "In merito a quanto affermato da alcuni esponenti delle opposizioni, si precisa che l'ufficio stampa del Presidente del Consiglio e il suo Portavoce non hanno avuto alcun ruolo nella diffusione della notizia riguardante la richiesta di svolgere un'autonoma iniziativa, all'Altare della Patria, per la celebrazione del 2 giugno".

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