L'ammonimento
02 Maggio 2020 - 13:50
L'ammonimento di Papa Francesco
«Anche i discepoli mormoravano per le scelte di Gesù», aggiunge Francesco che chiama in causa, uno ad uno, capi di Stato, di governo, di Regione, legislatori e sindaci perché «capiscano che, nei momenti di crisi, devono essere molto uniti per il bene del popolo, perché l’unità è superiore al conflitto»
Ore 7, residenza del Papa: celebrazione della Santa messa in diretta per i fedeli di tutto il mondo. “Un momento di crisi è un momento di scelte davanti alle decisioni”, dice Francesco nella sua Omelia. “Tutti abbiamo avuto una crisi", continua citando i discepoli che di fronte alle scelte di fede se seguire Gesù crocifisso preferirono abbandonarlo. Solo alcuni rimasero con lui perché si fidarono di lui. “Nei momenti di crisi bisogna essere molto forti nella convinzione della fede, questo ci aiuta a vivere nei momenti di crisi”, sottolinea Papa Francesco riprendendo un detto delle sue parti: “Nella mia terra si dice che se sei a cavallo e stai attraversando un fiume non devi sostituire il cavallo in mezzo al fiume”. Un invito come sempre diretto nella vita pubblica italiana per esortare tutti a rispettare le scelte, anche impopolari, perché ne vale della nostra vita senza perdersi in inutili tentativi di sostituire colui che guida in questo momento il Paese. “Anche i discepoli mormoravano per le scelte di Gesù”, aggiunge Francesco.
“Saper resistere alle tentazioni nei momenti di crisi non è facile, ma bisogna essere fedeli. Questa pandemia è un momento di crisi sociale. Come reagire? Con la perseveranza, il silenzio, con fedeltà a Dio, alle decisioni prese prima. Il momento di crisi è come passare per il fuoco per diventare forti”, l'ammonimento del Pontefice.
“Pensiamo alle nostre crisi: famiglia, lavoro, sociale. Uscire dalla crisi non è facile”, e Papa Francesco torna a chiedere ai fedeli di pregare per i governanti. Lo aveva fatto già altre volte durante la quarantena a ridosso di scelte impopolari per il paese. “Preghiamo oggi per i governanti che hanno la responsabilità di prendersi cura dei loro popoli in questi momenti di crisi: capi di Stato,di governo, legislatori, sindaci, presidenti di regioni. Perché il Signore li aiuti e dia loro forza, perché il loro lavoro non è facile. E che quando ci siano differenze tra loro, capiscano che, nei momenti di crisi, devono essere molto uniti per il bene del popolo, perché l’unità è superiore al conflitto”.
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