L'attacco di Trump all'Iran
22 Giugno 2025 - 12:06
Durissima la presa di posizione degli altri esponenti dell'opposizione, che evidentemente la premier non considera per la loro dura posizione contro la guerr e per il silenzio del governo sui crimini di guerra di Netanyahu a Gaza.
"C'è stato un lungo contatto telefonico fra la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la segretaria del Partito democratico Elly Schlein a seguito degli attacchi degli Usa all'Iran." Lo fanno sapere fonti del Nazareno. Durissima la presa di posizione degli altri esponenti dell'opposizione, che evidentemente la premier non considera per la loro dura posizione contro la guerr e per il silenzio del governo sui crimini di guerra di Netanyahu a Gaza.
“Stanotte gli Stati Uniti hanno lanciato un attacco militare contro tre siti nucleari iraniani, distruggendoli con raid aerei massicci. Trump e Netanyahu vogliono la guerra globale e riscrivere un nuovo ordine geopolitico basato sulla supremazia militare. Il bombardamento prima da parte israeliana e ora da parte degli Stati Uniti contro i siti nucleari iraniani è una violazione gravissima della Convenzione di Ginevra. Un atto che rischia di innescare una reazione a catena devastante per tutto il Medio Oriente e per il mondo”. Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, che prosegue: “Il ministro Tajani parla di “de-escalation” dopo le bombe. Ma come si può parlare di pace mentre si scatena l’inferno?". "Domani Giorgia Meloni - ricorda Bonelli - sarà in Parlamento: venga a spiegare perché ha portato la politica estera italiana ad essere totalmente telecomandata da USA e Israele. Perché tace di fronte a un attacco militare che ci trascina in un conflitto senza fine? Il mondo sta precipitando verso la guerra globale. E loro la chiamano pace”.
"L'attacco in Iran di Trump, a fianco del criminale Netanyahu, è un atto grave e pericoloso che può avere conseguenze catastrofiche portandoci verso un conflitto dagli esiti incalcolabili, generando tensioni e insicurezze in tutto il mondo. Trump non dà seguito ai suoi iniziali propositi di comporre crisi e conflitti per via negoziale e adotta la dottrina Netanyahu: "'La pace attraverso la forza'". Così su fb il leader del M5s Giuseppe Conte. "Questo significa licenza di calpestare il diritto internazionale e rischia di produrre sempre maggiore instabilità: se abbandoniamo la via negoziale e degli sforzi diplomatici per gestire gli scenari critici, anche le peggiori autocrazie, per garantirsi sopravvivenza, si danneranno per riempire i propri arsenali, soprattutto di testate atomiche, per affermare la propria forza. Stanno riportando indietro le lancette della storia, stiamo ritornando alla legge del più forte. Tutto questo allontana la prospettiva di ricostruzione di un nuovo equilibrio mondiale che dia a tutti, nel segno della giustizia condivisa e non certo delle iniquità imposte, maggiore sicurezza e porti la pace. In tutto ciò, qual è la posizione dell'Italia? Il Governo va in ordine sparso. Il Ministro degli Esteri Tajani: 'Ci auguriamo che dopo questo attacco si possa arrivare alla de-escalation'. Il Ministro della Difesa Crosetto, all'opposto: 'Si apre una crisi molto più grande'. Mentre Meloni metterà ancora una volta la testa sotto la sabbia, come fa da tre anni, esprimendo 'forte preoccupazione'? Noi crediamo e ribadiamo che più armi e più guerre non siano una via per la pace e la sicurezza. Ucraina, Afghanistan, Libia, Iraq non ci hanno insegnato nulla? Fermatevi".
"Gli Usa entrano direttamente in guerra in Medio Oriente: "nella notte Trump ha annunciato di aver attaccato tre siti nucleari in Iran. Un pericoloso salto di qualita' che spinge al massimo l'escalation militare e mette a rischio l'intero pianeta". Lo scrive sui social Nicola Fratoianni, deputato di Alleanza verdi e sinistra. "Come se non bastasse, Trump ha bombardato l'Iran - prosegue il leader di Sinistra italiana - senza l'autorizzazione del Congresso americano, quindi si tratta di azioni illegali non solo rispetto al diritto internazionale ma anche dal punto di vista dell'ordinamento costituzionale americano, come denunciato da molti parlamentari e in modo particolarmente forte dai democratici Bernie Sanders e Alexandra Ocasio Cortez. Aspettiamo subito - conclude Fratoianni - il governo italiano in Parlamento. Occorre una immediata e decisa iniziativa diplomatica per fermare l'escalation e far tacere le armi".
"Gli Usa entrano in guerra contro l'Iran conducendo un attacco sconsiderato, senza condivisione con gli alleati della NATO, senza considerare le ripercussioni internazionali, senza alcuna valutazione dell'ulteriore instabilità che questo porterà in Medio Oriente. Per Salvini e il Pakistan Trump merita il Nobel per la pace: doveva porre fine alla guerra in Ucraina in 24 ore e doveva fermare il conflitto mediorientale. Sta accadendo esattamente il contrario: Trump si dimostra un presidente di guerra, peggiore persino di George W Bush". Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi, che conclude: "L'attacco di questa notte cambia totalmente lo scenario: Meloni deve riferire in Parlamento quanto prima e spiegare al Paese quale sarà l'atteggiamento dell'Italia con questa escalation del conflitto".
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