Il punto
29 Marzo 2025 - 13:17
Meloni: chi non vuole le armi, vuole gli hippies. Crosetto: Trump non è il terremoto, è il sismografo. Picierno: il desiderio di pace è una truffa. E Calenda: il mondo per avere a che fare con il M5S è cancellarlo
La festicciola politica del congresso di Azione è una gara a chi le spara più grosse, a iniziare dal padrone di casa Carlo Calenda: un saltimbanco di prestigio, da Monti al Parlamento europeo, eletto tra le liste del Pd. Eccovi alcune delle amenità proferite.
GIORGIA MELONI. "Sento leader in Italia che invocano la rottura con gli Stati Uniti, Schlein dice che non possono essere nostri alleati. E ci sono altri leader che al contempo sostengono la linea che l'Europa non debba spendere risorse per la propria sicurezza. Non capisco: la proposta è rompere ogni forma di alleanza con gli Usa ma chiedere loro di difendere e occuparsi della nostra sicurezza lo stesso o la proposta è che l'Europa diventi una grande comunità hippie demilitarizzata che spera nella buona fede delle altre potenze straniere? Delle due, l'una, altrimenti dobbiamo ragionare in maniera seria".E poi: "Le spese per la difesa sono il prezzo per la tua libertà e l’ho sempre sostenuto anche quando ero all’opposizione". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento al congresso di Azione. "Se chiedi a qualcuno di garantire la tua difesa devi sapere che quel qualcuno non lo farà gratis"
GUIDO CROSETTO. "Non penso che Trump sia il terremoto, penso che sia il sismografo, ovvero l'indicatore di una rivoluzione culturale che ci porterà a essere un mondo dove un tempo contavano le grandi democrazie in un mondo dove conteranno le grandi potenze, che è diverso dall'essere grandi democrazia". E ancora: "Posso fare uno sfogo personale? Non è Crosetto che investe in difesa, non è Crosetto che decide che dobbiamo avere o no avere più militari. Io ricevo tutti i giorni dichiarazioni di persone politiche che dicono che c'è una persona cattiva, che è Guido Crosetto, ma eliminando Guido Crosetto non togliamo il problema della necessità di fare difesa. Questo non è un modo di fare politica, non è accettabile in democrazia". E poi ancora: "e mi arrivassero tre ore di attacco come quelli su Israele portati da dei pazzi scatenati che decidono di attaccare l'Italia per qualche motivo, io posso fare in modo che quelle bombe non cadano sul territorio italiano'. Io oggi non sono in grado di farlo. Il mio compito e far sì che non cadano. Se non vogliono che quello sia il compito della difesa lo dicano e dicano quale e l'alternativa. Non penso possano essere i fiori, non penso possano essere 'no scusate noi siamo diversi dagli altri'".
PINA PICIERNO. "Trarre profitto elettorale dalle paure, trarre vantaggio dal giusto e genuino desiderio di pace, sta alla politica come una truffa sta al commercio. L’alternativa non nascerà da questa polarizzazione, non nascerà da questa radicalizzazione. Il punto non è cosa salvare o cosa recuperare dalla nostra storia passata o recente, perché questo lo sappiamo già. Basta il buon senso, la verità"
PINA PICIERNO. "Perche' non stiamo nel campo largo? Non stiamo nel campo largo perche' c'e' un piccolo problema, e rimane sempre lo stesso con il Movimento Cinque Stelle, che l'unico modo per averci a che fare e' cancellarlo". E ancora: "La democrazia è a rischio in Italia perchè Meloni ricostituirà lo stato fascista? Non diciamo idiozie... Le democrazie cadono quando non decidono più nulla. Il 30 per cento degli italiani dicono affidate tutto a una persona, il 42 per cento dei giovani fino a 24 anni dicono chiudete la democrazia, perchè accade? Forse perchè è un sistema talmente intricato che non riusciamo più a decidere nulla. Io ho idee diverse" dalla premier "non penso che i problemi siano i poteri del premier, che ne ha: la morte di questo paese è stata il regionalismo, perchè siamo diventati un paese di ducati, feudi, marchesati, abbiamo ridiviso l'Italia"
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