Il caso politico
04 Gennaio 2025 - 12:38
La presidente della Sardegna Alessandra Todde resterà in sella alla guida dela Regione: di fronte alla dichiarazione di decadenza dal suo incarico, "dimostrerà la correttezza della propria condotta e il nostro lavoro a vantaggio della Sardegna proseguirà con ancora maggiore energia", dice, compatta, la maggioranza di centrosinistra che sostiene la governatrice.
I PUNTI CONTESTATI ALLA TODDE
Dieci pagine e sette punti contestati: è il provvedimento adottato dal Collegio regionale di garanzia elettorale, in seno alla Corte d'Appello di Cagliari e composto dalla stessa presidente della Corte d'Appello, Gemma Cucca, che lo presiede e da 6 componenti effettivi (Dario De Luca, Consigliere della Corte d'Appello di Cagliari; Maria Luisa Scarpa, Consigliere della Corte d'Appello di Cagliari; Francesco Alterio, Consigliere della Corte d'Appello di Cagliari; Riccardo Fercia, docente universitario; Roberta Asuni, dottore commercialista e Tullio Conti, dottore commercialista). Innanzitutto secondo il collegio la dichiarazione relativa alle spese elettorali della campagna della presidente Todde non sarebbe "conforme" a quanto sancito da due norme, la legge nazionale 515 del 1993 e la regionale 1 del 1994 che la recepisce. In secondo luogo "non risulta essere stato nominato il mandatario, la cui nomina deve ritenersi obbligatoria" ai sensi delle due leggi richiamate. Ancora, si legge nel documento, "non risulta essere stato aperto un conto corrente dedicato esclusivamente alla raccolta dei fondi". E poi, quarto punto, "non risulta l'asseverazione e la sottoscrizione del rendiconto da parte del mandatario che avrebbe dovuto essere nominato". Secondo il collegio, ancora, "non è stato prodotto l'estratto del conto corrente bancario o postale" e "non risultano dalla lista movimenti bancari i nominativi dei soggetti che hanno erogato i finanziamenti per la campagna elettorale come previsto dalle due norme sopra citate". E poi l'ultimo punto: non sarebbe chiaro su quale conto siano state indirizzate le donazioni raccolte durante la campagna attraverso PayPal, somme comunque non rilevanti. Per i componenti del collegio, dunque, il rendiconto elettorale del comitato elettorale del M5s, inviato il 23 maggio in adempimento degli obblighi previsti dalle leggi, firmato dal senatore Ettore Licheri e inviato alla Corte dei Conti, non chiarisce "se le spese indicate nei documenti depositati afferiscano alle spese della singola candidata alla carica di Presidente o alla campagna elettorale dei candidati alla carica di Consigliere sostenuti dal Movimento". La dichiarazione elettorale presentata riporta "di aver sostenuto spese, come da rendiconto allegato, per complessivi euro 90.629,98 e di aver ricevuto contributi e o servizi per euro 90.670,00". Nel documento il collegio riporta di aver ricevuto i documenti e la memoria della presidente a integrazione dei dubbi sollevati, ma sostiene non siano sanabili.
LE DICHIARAZIONI DELLA GOVERNATRICE
"Sono serenamente al lavoro, come potete vedere, dopo anche un confronto con la mia maggioranza. Ovviamente l'atto amministrativo è arrivato dalla Corte d'Appello di ieri, seguirà il suo percorso e sarà ovviamente gestito dai miei avvocati. Io ribadisco la piena fiducia nei confronti della magistratura, la piena fiducia ovviamente su quelle che sono le azioni che sono state fatte dal comitato che mi ha rappresentato per le elezioni e quindi quello che io posso dire è che ho la piena motivazione e la piena legittimazione di continuare a lavorare per i sardi e così farò".Così la presidente della Regione sarda Alessandra Todde. "Voglio ricordare a tutti che noi siamo stati eletti per servire i sardi e questo chiaramente non finisce fino a quando non ci sono atti definitivi quindi noi continuiamo a lavorare con assoluta motivazione perché per questo siamo stati eletti e per questo riceviamo soldi pubblici quindi ci mancherebbe che non continuiamo a lavorare in maniera motivata come dobbiamo fare - ha proseguito la governatrice a rischio decadenza dopo l'ordinanza-ingiunzione del comitato di garanzia che ha analizzato le spese elettorali della presidente - Il tema della legittimazione non si pone, ripeto, nella misura in cui non ci sono atti definitivi, quindi il Consiglio regionale farà il suo percorso e nel frattempo continuiamo a lavorare con assoluta motivazione e soprattutto con assoluta legittimazione".
LA MAGGIORANZA CON TODDE
La presidente della Sardegna Alessandra Todde resterà in sella alla guida dela Regione: di fronte alla dichiarazione di decadenza dal suo incarico, "dimostrerà la correttezza della propria condotta e il nostro lavoro a vantaggio della Sardegna proseguirà con ancora maggiore energia". Ne è certo Roberto Deriu, capogruppo Pd in Consiglio regionale, che firma una nota in cui gruppo e assessori dem "confermano il proprio forte sostegno alla presidente e al suo progetto politico". Idem gli esponenti di Uniti per Todde (Sebastian Cocco, Valdo Di Nolfo, Giuseppe Frau, e Mariaelena Motzo, assessora degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione) esprimendole "pieno sostegno". Si andrà avanti anche per Uniti per Todde di cui i consiglieri condividono "totalmente il pensiero caratterizzato da equilibrio". E dunque, "piena fiducia nella magistratura e forte determinazione nel proseguire l'azione politica e amministrativa volta a trovare le giuste soluzioni alle numerose criticità che affliggono i sardi come la sanità e il lavoro. Siamo fiduciosi nella conclusione positiva di questa vicenda". Il movimento civico Orizzonte Comune, "nel rispettare il lavoro svolto dalla Commissione di garanzia elettorale, esprime la massima vicinanza e solidarietà alla presidente Todde nella certezza che possa dimostrare nelle sedi opportune la correttezza dell'interpretazione fornita dai suoi consulenti sulle modalità di rendicontazione delle spese elettorali". Ma, si aggiunge, "se si dovesse davvero tornare alle urne anticipatamente, ci faremo trovare pronti per dare il nostro contributo, di civici impegnati nelle amministrazioni comunali, a cambiare il modo di amministrare nella nostra Isola". Per ora, però, "noi stiamo con Alessandra Todde: andiamo avanti". Anche il gruppo del Movimento 5 stelle esprime "vicinanza e assicura piena fiducia" a Todde: "Siamo certi che la nostra governatrice saprà chiarire tutte le contestazioni nelle sedi competenti e saremo sempre al suo fianco in questo percorso, con grande rispetto e massima fiducia nel lavoro della magistratura. Nel frattempo, in un periodo in cui la Sardegna attende riforme importantissime, continueremo a lavorare per il bene dei sardi e per la Sardegna. Il nostro obiettivo resta perfettamente in linea con le dichiarazioni della presidente". Così come resta "al lavoro" anche l'assessora Desirè Manca che approva la posizione di Todde: è stato contestato "un atto amministrativo da impugnare nelle sedi opportune", intanto "continuerò a lavorare nell'interesse dei sardi. Piena fiducia nella magistratura". Ebbene, per Manca, "da una donna delle istituzioni non si poteva avere una risposta migliore, l'unica risposta possibile a chi festeggia il colpo di coda, l'ultimo possibile, di chi all'improvviso si vede privato di poteri e prebende. Evidentemente dà fastidio chi mina dalle fondamenta un sistema di potere e controllo rodato, siamo quel sassolino che inceppa il meccanismo. Purtroppo per loro il sassolino si sta già trasformando in macigno, in una fortezza che menzogne, trame di palazzo e fantasiose iniziative non possono scalfire. la battaglia è appena iniziata, e noi siamo pronti, non abbiamo paura". Alza la voce a anche un altro assessore, Armando Bartolazzi titolare della Sanità. "Totale sostegno alla presidente Alessandra Todde e fiducia nell'esito del ricorso che saprà fare chiarezza sui quesiti posti dal Collegio elettorale. Alessandra è una donna delle istituzioni che ha piena fiducia nella magistratura ed attenderà, rimanendo al suo posto, le decisioni dei giudici". Bartolazzi ricorda che peraltro si sta "lavorando insieme su importanti provvedimenti e soprattutto sulla riorganizzazione del sistema sanitario regionale, un passaggio indispensabile per restituire certezza e qualità delle cure ai cittadini dell'isola. Questo è il nostro impegno, e Alessandra Todde è ciò che serve ai sardi per poter guardare ad un futuro migliore".
ALLEANZA SARDEGNA: SI DEVE VOTARE
"Lo avevo detto tre mesi fa, ribadito il 19 dicembre: si sapeva che la nostra presidente non aveva rispettato la legge in materia elettorale" e ora che la commissione di garanzia ne ha decretato la decadenza questo "significa che il Consiglio regionale dovrà prenderne atto, dovranno essere espletate le formalità di rito e si dovrà andare a votare". Non ha dubbi su questa road map Giovanni Satta, segretario Alleanza Sardegna. Nel frattempo, spiega in una breve nota, la Regione sarà retta dal vice presidente Giuseppe Meloni "che dovrà anche fissare la data delle elezioni". E conclude con un "Bella ciao".
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