L'Italia e la NATO, dall'adesione a Berlinguer
CONO D'OMBRA
crisi ucraina
28 Febbraio 2022 - 15:52
Lo rileva la relazione annuale dell'intelligence al Parlamento. Il sistema infrastrutturale italiano, si legge, è in grado così di «soddisfare, grazie alla ridondanza, livelli di domanda molto elevati anche in caso di interruzione della principale infrastruttura di importazione, ossia del gasdotto che trasporta i flussi in arrivo dalla Russia fino al punto di ingresso di Tarvisio e che, nel 2021, ha veicolato il 38% del fabbisogno nazionale. Nello spazio post-sovietico si è accresciuto lo sforzo di Mosca di riaffermare la propria primazia sull'area. Per il Cremlino, le Repubbliche ex sovietiche sono, infatti, considerate come il perimetro minimo di sicurezza atto a garantire profondità strategica all'azione esterna di Mosca e alla sua volontà di essere riconosciuta fra le grandi potenze mondiali», si legge inoltre nella relazione annuale , definendo "centrale" in questa strategia proprio la crisi ucraina e spiegando come le bozze di trattato sulle garanzie di sicurezza con gli Usa e la Nato, divulgate dal Cremlino nel dicembre scorso, vadano lette come il «potenziale innesco di un negoziato su una nuova architettura securitaria europea».
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