L'Italia e la NATO, dall'adesione a Berlinguer
CONO D'OMBRA
crisi ucraina
25 Febbraio 2022 - 12:39
S.Razov, ambasciatore russo in Italia
Nel corso dell'incontro, la parte italiana ha delineato la posizione del Governo rispetto a quanto sta accadendo in Ucraina. Da parte sua, Razov, sulla base degli appelli del presidente della Federazione Russa, ha spiegato i retroscena e le ragioni della situazione in Ucraina, nonché le intenzioni della parte russa nell'ambito dell'operazione militare speciale, osserva l'ambasciata. "L'ambasciatore ha espresso la speranza che l'Italia aderisca a una linea equilibrata su quanto sta accadendo in Ucraina, che tradizionalmente contraddistingue i rapporti italo-russi. Razov ha chiesto alla parte italiana di garantire la sicurezza dei cittadini russi sul territorio dello Stato, compreso il personale delle missioni diplomatiche della Federazione Russa, al giusto livello. Il segretario generale del ministero degli Esteri italiano ha promesso di fornire un'adeguata assistenza attraverso le autorità italiane competenti", si legge nel messaggio. Giovedì, il presidente Putin ha ordinato un'operazione speciale, dopo che la DPR e la LPR hanno chiesto a Mosca assistenza militare per difendersi dall'aggressione ucraina. Il capo di Stato russo ha affermato che l'operazione è di natura preventiva e che Mosca intende solo proteggere la popolazione delle due repubbliche e non occupare l'Ucraina.
«Non siamo stati noi a rinunciare alle iniziative diplomatiche, bensì alcuni dei nostri principali partner stranieri. Il 24 febbraio, il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov avrebbe dovuto incontrare a Ginevra il segretario di Stato americano Antony Blinken, e in seguito il suo omologo francese. Solo poche ore prima della riunione di Ginevra, abbiamo ricevuto la notifica da Washington dell’annullamento della riunione. Il ministro Di Maio è stato a Mosca il 17 febbraio e ha avuto colloqui anche sulla possibilità di una soluzione diplomatica della situazione intorno all'Ucraina. Si è anche discusso, com’è noto, dell'organizzazione della visita nella capitale russa del primo ministro italiano Mario Draghi. Dopo la nostra decisione di riconoscere le repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, i nostri colleghi italiani hanno ritenuto che la visita non fosse possibile. Sottolineo che tutto questo avveniva prima dell'inizio dell'operazione militare speciale. Ieri, il ministro Lavrov ha ribadito che siamo sempre pronti al dialogo». Così il diplomatico questa mattina all'Ansa
BLOG
Inserisci un commento
Condividi le tue opinioni su Il Castello Edizioni e Il Mattino di Foggia