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CONO D'OMBRA
carceri
04 Ottobre 2021 - 15:21
«Le ultime disposizioni sulle perquisizioni nelle carceri solo previa preventiva informazione al Garante Nazionale dei detenuti, come da direttive impartite dalla Ministra Marta Cartabia oltre a delegittimare i compiti e le funzioni di Polizia Giudiziaria e di Pubblica Sicurezza del Corpo di Polizia Penitenziaria di fatto, inibendo la possibilità di rinvenire, a sorpresa nelle sezioni detentive, telefonini droga ed armi, stanno rendendo meno sicuri gli istituti di pena e nella sostanza la Società civile che dal carcere riceve, poi a fine pena, soggetti persino peggiorati nell’indole criminale». E’ quanto si legge in una nota a firma di Leo Beneduci segretario generale dell’Osapp (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria).
«Purtroppo - prosegue il sindacalista - in un sistema penitenziario completamente sbilanciato in favore dei detenuti per la molteplicità di organi a tutela dei ristretti (Garanti nazionali e territoriali, Magistratura di Sorveglianza, Magistratura ordinaria per i . Comitati contro la tortura, Associazioni di volontariato etc.) ed a fronte del pressochè nulla esistente a tutela del Personale di Polizia Penitenziaria, sindacati a parte, limitare ulteriormente le possibilità di prevenzione delle violenze e delle illegalità nel carcere costituisce un attacco diretto oltre che per l’incolumità degli addetti alla stessa funzionalità del sistema» A detta di Leo Beneduci: «Con la Ministra Marta Cartabia, la speranza di ottenere nel Governo del Paese una Guardasigilli anche Ministra della Polizia Penitenziaria che restituisca giustizia, riconoscimento e garanzie istituzionali al Corpo, per quello che è e che merita, è miseramente fallito ed è significativo che la stessa Ministra presti esclusivo ascolto al Garante Nazionale dei detenuti Mauro PALMA, ovvero che pensi di risolvere i problemi del carcere istituendo Commissioni su base accademica come se i problemi e le disfunzioni del carcere siano questioni che solo le Università potrebbero affrontare. Gravemente significativo, infatti, e comprovante un tentativo neanche troppo nascosto di esautorare del tutto la Polizia Penitenziaria, il fatto che la stessa Guardasigilli, benchè insigne e chiarissima docente di Diritto Costituzionale, presti ascolto ad una Autorità priva di rilevanza costituzionale qual’è il Garante Nazionale dei detenuti Mauro PALMA e disdegni del tutto le Organizzazioni Sindacali di cui la Carta costituzionale fa più volte menzione. Contro tale progetto di palese squalificazione della Polizia Penitenziaria e di chi la rappresenta – conclude Beneduci – l’Osapp darà concreta e pubblica risposta, se ne necessario e qualora manchi l’appoggio nella Politica Italiana presso le Autorità e Organi dell’Unione Europea».
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