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Ddl Zan. Parla il card. Parolin: «Nessuno strappo con l'Italia. La nostra preoccupazione riguarda i problemi interpretativi di un testo vago»

«Concordo pienamente con il Presidente Draghi sulla laicità dello Stato e sulla sovranità del Parlamento italiano. Per questo si è scelto lo strumento della Nota Verbale, che è il mezzo proprio del dialogo nelle relazioni internazionali»

Il Mattino di Basilicata

24 Giugno 2021 - 16:10

Ddl Zan. Parla il card. Parolin: «Nessuno strappo con l'Italia. La nostra preoccupazione riguarda i problemi interpretativi di un testo vago»

Card. Parolin

«Non è stato in alcun modo chiesto di bloccare la legge. Siamo contro qualsiasi atteggiamento o gesto di intolleranza o di odio verso le persone a motivo del loro orientamento sessuale, come pure della loro appartenenza etnica o del loro credo. La nostra preoccupazione riguarda i problemi interpretativi che potrebbero derivare nel caso fosse adottato un testo con contenuti vaghi e incerti, che finirebbe per spostare al momento giudiziario la definizione di ciò che è reato e ciò che non lo è». Lo dice il Segretario di Stato, il card. Pietro Parolin, a Vatican News, parlando del ddl Zan. Nessuno strappo con l'Italia: «Lo Stato italiano è laico, non è uno Stato confessionale, come ha ribadito il Presidente del Consiglio. Concordo pienamente con il Presidente Draghi sulla laicità dello Stato e sulla sovranità del Parlamento italiano. Per questo si è scelto lo strumento della Nota Verbale, che è il mezzo proprio del dialogo nelle relazioni internazionali». Parolin rimarca il «Rapporto di leale collaborazione e oserei dire di amicizia che ha caratterizzato e caratterizza le nostre relazioni. Il tema della libertà di opinione non riguarda soltanto i cattolici - conclude -, ma tutte le persone».

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