16 Luglio 2021 - 23:02
Amedeo Laboccetta
“Tutti sapevano che era innocente eppure nella Francia di quel periodo bisognava condannare l’ebreo. E così si è mandato ai ceppi un ufficiale dell’esercito innocente. Oggi con la richiesta del rinvio a giudizio per Palamara l’Italia si macchia di un crimine analogo. Condannare politicamente per distruggere il capro espiatorio e allontanare una vera riforma della giustizia. Sono allibito che in una aula di “giustizia” e le virgolette sono volute ci sia chi ha studiato legge e senza avere la minima vergogna inserisca elementi che nulla c’entrano con le carte ma che sono ghiotti mediaticamente al solo scopo di demolire l’immagine di una toga perbene. Si, diciamolo, perché Palamara e’ una persona perbene e il suo non avere scheletri nell’armadio lo rende un uomo libero e non ricattabile. E dunque va demolito affinche la smetta di dire la verità sulla giustizia e sulla magistratura in Italia. Chiedere l’intervento della Presidenza della Repubblica sarebbe normale in un Paese civile e democratico. Ma non lo siamo più! “. Lo ha dichiarato l’ex parlamentare di Napoli, on. Amedeo Laboccetta, presidente di Polo Sud a commento della udienza tenutasi oggi a Perugia
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