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Sostenibilità e sicurezza: due fattori essenziali per le imprese moderne

Si parla di processi snelli, di costi sotto controllo, di una reputazione solida presso clienti e istituzioni: l’effetto combinato di queste scelte si misura nel corso del tempo, quando la stabilità dell’impresa agisce positivamente

Il Corriere Redazione

25 Settembre 2025 - 14:43

Sostenibilità e sicurezza: due fattori essenziali per le imprese moderne

Il DVR (sigla che indica il Documento di Valutazione dei Rischi) non si limita a soddisfare un obbligo normativo, perché diventa uno strumento per capire dove si annidano i rischi reali e come eliminarli alla radice. Dalla valutazione scaturiscono piani di miglioramento con tempistiche, budget, responsabili e criteri di verifica. Un documento sul quale si possono basare le scelte quotidiane, dall’acquisto di un macchinario alla progettazione della struttura di reparto

L’impresa che vuole restare competitiva agisce su due aspetti che si rafforzano a vicenda: sostenibilità e sicurezza. Quello che conta non è ovviamente la quantità di certificazioni che l’azienda possiede, ma un sistema che trasforma le procedure e le politiche adottate in veri e propri risultati.

Si parla di processi snelli, di costi sotto controllo, di una reputazione solida presso clienti e istituzioni: l’effetto combinato di queste scelte si misura nel corso del tempo, quando la stabilità dell’impresa agisce positivamente, ad esempio, sulla riduzione dei fermi macchina. In questo ambito, tutti i reparti dell’azienda hanno specifici ruoli: gli acquisti, la produzione, la logistica e le risorse umane convergono su obiettivi precisi. Si ottiene così un ambiente di lavoro più sicuro, con un consumo di risorse più intelligente.

L’importanza del DVR per prendere le decisioni aziendali

Il DVR (sigla che indica il Documento di Valutazione dei Rischi) non si limita a soddisfare un obbligo normativo, perché diventa uno strumento per capire dove si annidano i rischi reali e come eliminarli alla radice. Dalla valutazione scaturiscono piani di miglioramento con tempistiche, budget, responsabili e criteri di verifica. Un documento sul quale si possono basare le scelte quotidiane, dall’acquisto di un macchinario alla progettazione della struttura di reparto.

Per rendere utile la valutazione, deve essere costante la raccolta dei dati, con segnalazioni di infortuni, controlli dei dispositivi di protezione, verifiche sulle procedure: da tutti questi elementi emergono le priorità. Di conseguenza, se il rischio residuo rimane alto, si interviene con formazione e modifiche tecniche. E quando i numeri mostrano un calo degli eventi, la direzione capisce che la rotta è corretta e la consolida nelle prassi operative.

La sostenibilità per generare valore

La sostenibilità, perché possa produrre valore, ha bisogno di obiettivi chiari. Si parte, quindi, da audit energetici e analisi dei flussi di materia. Lo scopo, in questo caso, consiste nell’identificare sprechi, perdite e scarti che si verificano spesso.

A volte sono sufficienti piccoli interventi per cambiare molto, come coibentazioni eseguite con criterio, manutenzioni programmate sugli impianti ad alto consumo, sensori per spegnimenti automatici o sistemi per il recupero del calore. Si misura anche l’impronta ambientale lungo il ciclo di vita del prodotto, ma bisogna fare in modo che i criteri di monitoraggio siano sempre verificabili.

È essenziale attuare una politica di approvvigionamento attenta, che tenga conto di fornitori selezionati in base a parametri ambientali e sociali e di contratti con clausole chiare in merito a conformità e tracciabilità. La trasparenza è un fattore assolutamente da non trascurare, perché, se adottata lungo l’intera filiera di produzione, rende possibile una migliore pianificazione e rafforza la fiducia del mercato.

Sicurezza: procedure e tecnologia utile

Sono sicuramente le procedure sintetiche che danno la possibilità di migliorare l’esecuzione giorno dopo giorno delle varie attività aziendali. Si fa riferimento, ad esempio, alle istruzioni fotografiche nei pressi delle postazioni di lavoro, alle checklist prima dell’avvio delle attività, ai piani di emergenza testati con esercitazioni realistiche.

La tecnologia aiuta quando permette di risolvere specifici problemi. Vengono sempre più utilizzati sensori che rilevano e segnalano temperature o vibrazioni al di fuori dagli intervalli stabiliti, applicazioni per le segnalazioni istantanee ed etichette intelligenti per le attività di manutenzione.

E poi c’è l’aspetto della formazione, che produce effetti positivi quando fa riferimento a casi concreti. Le attività formative vanno, quindi, effettuate con simulazioni, sia nei luoghi di studio che nei reparti stessi, con la presenza di brevi moduli sui rischi specifici, con azioni di tutoraggio tra colleghi esperti e neoassunti.

La comunicazione, infine, deve rimanere bidirezionale: chi opera sulle linee dovrebbe costantemente inviare feedback e la direzione deve rispondere con interventi concreti. Solo in questo modo si possono creare comportamenti sicuri, giorno dopo giorno.

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