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Verso il GP d'Italia di F1 a Monza: storia, curiosità e record della gara

La pista brianzola è famosa in tutto il mondo come il “tempio della velocità” e attira ogni anno centinaia di migliaia di appassionati che arrivano sugli spalti per godersi le emozioni uniche che regala la corsa, capace ogni volta di unire storia e adrenalina

Il Corriere Redazione

05 Agosto 2025 - 14:15

Verso il GP d'Italia di F1 a Monza: storia, curiosità e record della gara

La prima edizione del GP d’Italia si è disputata nel 1921 nei pressi di Brescia, dopodiché l’Automobile Club di Milano decise di costruire un impianto permanente per celebrare la passione automobilistica in forte crescita. Il circuito fu progettato dall’architetto Alfredo Rosselli e completato in appena tre mesi e mezzi e l’inaugurazione avvenne il 28 luglio 1922, con Pietro Bordino e Felice Nazzaro protagonisti del primo giro ufficiale.

Il Gran Premio d’Italia si corre ormai da anni a Monza e rappresenta a tutti gli effetti uno degli appuntamenti più attesi del mondiale di Formula 1. La pista brianzola è famosa in tutto il mondo come il “tempio della velocità” e attira ogni anno centinaia di migliaia di appassionati che arrivano sugli spalti per godersi le emozioni uniche che regala la corsa, capace ogni volta di unire storia e adrenalina. A diverse settimane dal via è difficile fare un pronostico dettagliato sulla gara del 2025 (in programma il 7 settembre) ma, considerando l'andamento della stagione e la situazione di classifica non è difficile immaginare come le quote sulla Formula 1 live indicheranno come favoriti Oscar Piastri e Lando Norris, e dunque la McLaren come macchina grande candidata al successo. L’attesa è quindi altissima, non solo per capire chi si aggiudicherà la vittoria, ma anche per rivivere il fascino di una delle piste più iconiche.

La storia del Gran Premio

La prima edizione del GP d’Italia si è disputata nel 1921 nei pressi di Brescia, dopodiché l’Automobile Club di Milano decise di costruire un impianto permanente per celebrare la passione automobilistica in forte crescita. Il circuito fu progettato dall’architetto Alfredo Rosselli e completato in appena tre mesi e mezzi e l’inaugurazione avvenne il 28 luglio 1922, con Pietro Bordino e Felice Nazzaro protagonisti del primo giro ufficiale.

Inizia qui il legame tra la Formula 1 e Monza, che nel corso dei decenni successivi è stata teatro di trionfi leggendari, ma anche di episodi tragici, come la morte del campione italiano Alberto Ascari nel 1955 o quella di Ronnie Peterson nel 1978. Il tracciato ha visto alternarsi generazioni di campioni, da Tazio Nuvolari all’argentino Juan Manuel Fangio, passando poi per Michael Schumacher e Lewis Hamilton, senza dimenticare Niki Lauda e ovviamente Charles Leclerc, che sogna il terzo successo in carriera su questa pista dopo quelle del 2019 e del 2024.

Dopo la Seconda guerra mondiale, che spostò momentaneamente la corsa prima a Milano e poi a Torino, il GP d’Italia di Monza è entrato stabilmente nel calendario iridato, ospitando gare che hanno spesso deciso il titolo mondiale perché nei primi anni era addirittura la gara conclusiva.

Le caratteristiche del circuito

L’Autodromo Nazionale di Monza è una pista 5.793 metri e si distingue per la sua configurazione unica, caratterizzata da lunghi rettilinei e staccate violentissime, motivo per cui è definito il tempio della velocità. Le monoposto di Formula 1 superano spesso i 350 km/h in alcuni punti e per questa ragione vengono preparate con assetti aerodinamici scarichi per ridurre la resistenza all’avanzamento. Si tratta di un tracciato che esalta i motori più potenti e mette alla prova le capacità di frenata e soprattutto la freddezza dei piloti nei sorpassi.

Il circuito comprende curve iconiche come la Variante del Rettifilo, la Roggia, le due Curve di Lesmo, la Variante Ascari e la celebre Parabolica, un punto cruciale per la velocità sul rettilineo finale. Queste caratteristiche tecniche lo rendono un banco di prova unico per team e piloti esaltando le abilità di questi ultimi, che devono tuttavia trovare il compromesso perfetto tra velocità massima e stabilità in frenata.

Record e vincitori

Il record di successi al GP d’Italia di Monza lo condividono Michael Schumacher e Lewis Hamilton, ovvero 5 trionfi. Quest’ultimo ha fatto registrare anche il primato della media più alta in gara registrando nel 2022 una velocità media di 264,362 km/h, superando quella di Kimi Raikkonen del 2018. Quando un anno fa il britannico approdò alla Rossa, in un’intervista dichiarò subito la sua emozione all’idea di correre su questo tracciato con la Ferrari. Il giro più veloce in gara è invece quello di Rubens Barrichello, che nel 2004, al volante della Ferrari F2004, fermò il cronometro su 1’21’’046.

La Ferrari è la scuderia più vincente a Monza, con ben 20 trionfi complessivi che hanno infiammato i tifosi italiani nel corso degli anni, l’ultimo proprio l’anno scorso con Leclerc. Segue la McLaren con 11 vittorie e la Mercedes con 7.

Monza ha regalato gare indimenticabili, come la vittoria di Charles Leclerc nel 2019 davanti a una marea rossa di tifosi o l’inaspettato trionfo di Pierre Gasly nel 2020 con l’AlphaTauri, in una corsa segnata da colpi di scena. Ogni edizione sembra destinata a scrivere una pagina nuova di storia e fra circa un mese ciò accadrà di nuovo.

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