Il caso politico mondiale
13 Luglio 2024 - 20:53
Dopo mesi di gaffe e lapsus, il presidente degli Stati Uniti ha deciso di cambiare strategia, adottando un atteggiamento più aggressivo e assertivo, simile a quello del suo avversario Donald Trump. Questa nuova tattica è emersa chiaramente durante una serie di eventi pubblici, culminati in un comizio a Detroit, la 'motown' che tanto deve alle sue politiche pro-sindacati e a favore dei lavoratori.
Joe Biden è pronto a riconquistare la Casa Bianca. Dopo mesi di gaffe e lapsus, il presidente degli Stati Uniti ha deciso di cambiare strategia, adottando un atteggiamento più aggressivo e assertivo, simile a quello del suo avversario Donald Trump. Questa nuova tattica è emersa chiaramente durante una serie di eventi pubblici, culminati in un comizio a Detroit, la 'motown' che tanto deve alle sue politiche pro-sindacati e a favore dei lavoratori.
UN PRESIDENTE TRASFORMATO
A Detroit, Biden ha mostrato una versione di sé che raramente si era vista prima. Galvanizzato dalla folla che gli urlava "altri quattro anni" e "non mollare", il presidente sembrava trasformato. Niente scambio di nomi, nessun inciampo verbale, zero lapsus. Anzi, ha inanellato una serie di battute e persino un'inedita frecciatina ai media. "La stampa mi ha attaccato in questi giorni perché sbaglio qualche nome, a Trump invece le fa passare tutte", ha dichiarato. E ancora: "Mi accusano di essere ingenuo ma dicono che ho 270 anni", ha ironizzato. Questo atteggiamento molto più assertivo del solito è stato definito da alcuni giornali quasi da "bullo", ma è chiaro che Biden sta cercando di convincere gli americani e quei circa 20, tra deputati e senatori, che è lui l'uomo su cui puntare per il 2024. "Correrò e vincerò nel 2024", ha insistito il commander-in-chief, attaccando il tycoon - "è un criminale condannato e un perdente" - e assicurando ai suoi sostenitori di "stare bene". "L'ho battuto una volta, lo farò di nuovo", ha garantito ad una folla che reggeva cartelli con su scritto: 'Motown is Joetown'.
L'ENDORSEMENT DI BERNIE SANDERS
Un importante sostegno alla candidatura di Biden è arrivato da Bernie Sanders, il senatore del Vermont e leader dell'ala più a sinistra del partito democratico. In un editoriale sul New York Times, Sanders ha scritto che "farà tutto il possibile affinché il presidente venga rieletto, perché nonostante i miei disaccordi con lui su questioni specifiche è stato il presidente più efficace nella storia moderna del nostro Paese ed è il candidato più forte per sconfiggere Donald Trump, un demagogo e un bugiardo patologico". Questo endorsement è significativo, poiché Sanders rappresenta una parte del partito che spesso è stata critica nei confronti di Biden. La sua dichiarazione di sostegno potrebbe aiutare a unire il partito democratico e a rafforzare la posizione di Biden in vista delle elezioni del 2024.
LA STRATEGIA DI TRUMP
Nel frattempo, Donald Trump ha adottato una strategia diversa. Il tycoon ha scelto la via del basso profilo, a parte qualche battuta sulle gaffe del rivale, in attesa della convention di Milwaukee, che si terrà lunedì in Pennsylvania, uno degli Stati in bilico. In linea con questa nuova versione più moderata, lo staff di Trump sta ammorbidendo alcuni dei punti del suo intervento alla convention, cercando di eliminare tutti i riferimenti alle "elezioni rubate", l'attacco a Capitol Hill e persino il controverso tema dell'aborto. C'è poi il problema delle condanne e dei procedimenti che i suoi consiglieri vorrebbero tenere il più lontano possibile dal palco di Milwaukee. L'obiettivo è presentare l'ex presidente non come un candidato condannato per 34 reati che deve quasi 500 milioni di dollari ai tribunali di New York, ma come un simpatico padre di famiglia che tiene ai suoi figli e alla sicurezza nazionale.
IL RITORNO SUI SOCIAL
Un altro elemento cruciale nella strategia di Trump è il ritorno sui social media. Meta ha annunciato di aver tolto tutte le restrizioni agli account di Trump su Instagram e Facebook, dopo averlo riammesso l'anno scorso. Tuttavia, i suoi post dovranno comunque rispettare "le regole della comunità" digitale. Questo ritorno sui social potrebbe dare a Trump una piattaforma potente per comunicare direttamente con i suoi sostenitori e per contrastare le accuse e le critiche che gli vengono mosse.
LA SFIDA DEL 2024
La corsa alla Casa Bianca del 2024 si preannuncia quindi come una sfida intensa e combattuta. Da un lato, Joe Biden sta cercando di dimostrare di essere ancora l'uomo giusto per guidare il Paese, adottando un atteggiamento più aggressivo e assertivo. Dall'altro, Donald Trump sta cercando di riposizionarsi come un candidato moderato e responsabile, nonostante le numerose controversie e procedimenti legali che lo circondano. La posta in gioco è alta, e i prossimi mesi saranno cruciali per entrambi i candidati. Gli americani saranno chiamati a scegliere non solo tra due uomini, ma tra due visioni molto diverse del futuro del Paese. Sarà interessante vedere come si evolveranno le loro strategie e quali saranno le reazioni degli elettori.
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